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L’umanità è in pericolo. Le minacce sono tante, ma 10 sono quelle che più di altre mettono a rischio la salute pubblica mondiale. Alcune possono essere considerate “vecchie conoscenze”, come le malattie non trasmissibili, le guerre o le catastrofi naturali. Altre invece sono vere e proprie “new entry” nella tradizionale top ten stilata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Come il rifiuto dei vaccini, i cambiamenti climatici e l’antibiotico-resistenza. Per l’Oms sono tutte sfide che dovrebbero essere affrontate nel 2019, inserite in un nuovo programma di durata quinquennale, il Tredicesimo Programma Generale di Lavoro, con il quale promuovere la salute e aumentare i livelli di sicurezza dei cittadini dei paesi membri.

Tra i nuovi timori dell’Oms c’è la sempre più diffusa tendenza a rifiutare i vaccini. “La vaccine hesitancy – cioè la riluttanza o il rifiuto a vaccinare nonostante la disponibilità di vaccini– rischia di invertire i progressi compiuti nella lotta contro le malattie prevenibili con il vaccino”, scrive l’Oms. “La vaccinazione - continua - è uno dei modi più economici per evitare certe malattie: attualmente impedisce 2-3 milioni di morti all’anno e 1,5 milioni potrebbero essere evitati se la copertura vaccinale globale migliorasse”. I rischi per gli esperti dell’Oms sono molto seri. Basta guardare alle infezioni di morbillo, che nel mondo sono aumentate del 30%.

I cambiamenti climatici rappresentano un’altra nuova minaccia. Secondo l’Oms, i suoi effetti sulla salute possono essere devastanti. Tanto che  si corre il rischio che tra due generazioni i bambini non potranno giocare all’aria aperta a causa dell’aumento delle temperature. Si prevede che i cambiamenti climatici potranno fare più danni alla salute che la povertà e le guerre. Con il riscaldamento globale, infatti, aumenteranno zanzare e zecche portatrici di malattie; le inondazioni potranno contaminare l’acqua potabile e portare così pericolose infezioni batteriche. Il caldo estremo è stato associato anche a un aumento dei problemi di salute mentale e del diabete di tipo 2.

Altra new entry è la resistenza agli antibiotici, considerata ormai un’emergenza globale. Ogni anno nel mondo, almeno 700 mila persone muoiono per problemi legati a infezioni non controllabili con gli antibiotici che abbiamo a disposizione. Secondo l’Oms se non si troverà un rimedio a questo, da qui al 2050 i “superbatteri”, saranno responsabili di almeno 10 milioni di decessi all’anno nel mondo, più di quelli dovuti al cancro. Nella lista dell’Oms c’è poi l’inquinamento atmosferico che, secondo le ultime stime dell'Oms, ucciderebbe ogni anno 8,9 milioni di persone in tutto il mondo. E ci sono le malattie non trasmissibili, ovvero patologie come il diabete, i tumori o malattie cardiache. Tutte insieme sono responsabili della morte di 41 milioni di persone ogni.

Altra minaccia è nuova pandemia influenzale ora sconosciuta. L’Oms la chiama malattia X: malattia potenzialmente pandemica per cui mancano ancora armi di difesa. Gli esperti parlano di un’epidemia internazionale che può essere causata da un patogeno di cui al momento non si conosce la capacità di causare malattie nell’uomo.

Permangono invece nella lista le crisi umanitarie dovute a guerre o catastrofi naturali, che si stima  coinvolgano 1,6 miliardi di persone. Poi ci sono e minacce quali l’Ebola e altre malattie infettive. La preoccupazione è quella di epidemie per le quali non ci sono trattamenti efficaci o vaccini. E’ campanello d’allarme anche per la Dengue, infezione trasmessa dalle zanzare che, nei casi più gravi, può anche essere letale. Si stima che il 40% della popolazione mondiale sia a rischio. Nella lista delle 10 minacce più urgenti dell’Oms compaiono anche l’Hiv e l’Aids, che uccide ogni anno quasi un milione di persone. E i sistemi sanitari insufficienti: molti paesi non hanno ancora un sistema sanitario con standard minimi di efficienza e sicurezza.

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