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E’ tanto dolorosa e fastidiosa quanto è diffusa. La cervicalgia colpisce ben 15 milioni di italiani, 6 connazionali su 10. Non ci sono differenze tra uomini e donne, entrambi possono essere colpiti da quel dolore al livello del collo che si irradia alle spalle e che,nei casi più gravi, alle braccia, rendendo difficoltosi i movimenti. La buona notizia è che per evitarlo o attenuarlo ci sono semplici accorgimenti che si possono seguire nella vita di tutti i giorni, oltre che farmaci e cicli di fisioterapia. A tutti questi rimedi è stato dedicati il 12esimo Trauma meeting dell’Otodi (Ortopedici e traumatologi d’Italia), che si è tenuto di recente  a Riccione.

Le cause della cervicalgia sono molteplici, una delle più frequenti è la postura scorretta. “Nella maggior parte dei casi - sottolinea il presidente di Otodi, Mario Manca - il fastidio e il dolore possono essere così importanti e invalidanti che impediscono anche i più banali movimenti del collo e della testa, e a volte si associano a una sensazione di ottundimento, tanto il dolore è costante”. Se si è tra i numerosi sfortunati a soffrire di cervicalgia, la prima cosa che secondo gli esperti bisogna fare è di sottoporsi a una valutazione specialistica. Solo così è possibile ricorrere all’aiuto farmaci analgesici o cicli rieducativi e di fisioterapia. Se la sintomatologia dovesse proseguire o associarsi a dolori che si irradiano lungo un braccio, magari associati a parestesie (i formicolii), allora potranno essere necessari ulteriori approfondimenti diagnostici, come ad esempio la risonanza magnetica. Se con le cure mediche e riabilitative, poi, la sintomatologia dolorosa migliorasse, “per prevenire eventuali recidive di fastidi e dolori a collo e spalle - ricorda Manca - sarebbe bene praticare alcuni esercizi, magari insegnati personalmente dal fisioterapista, di mobilitazione cauta della cervicale con esercizi di auto-stretching della muscolatura paravertebrale per una decina di minuti al giorno. Fare piccoli e dolci movimenti con il collo, appena svegliati, aiuta a ridurre sensibilmente il rischio di una probabile recidiva di cervicalgia. Poi, bisognerebbe fare attenzione alla postura”.

Secondo gli esperti, è bene ricordarsi sempre come si sta seduti e come ci si accomoda davanti a un computer, ad uno smartphone o alla guida di un’automobile. Anche quando si sta a tavola,  è importante stare rilassati e godersi il pasto senza pensare ai problemi della giornata. “A volte anche la tensione e l’ansia possono causare una particolare contrattura dei muscoli del collo”, dice Manca. Inoltre, gli ortopedici ospedalieri consigliano di evitare di esporsi a fonti fredde, aria condizionata, spifferi o finestrini dell'automobile aperti perché, a volte, proprio il finestrino dell'auto abbassato può provocare il “torcicollo” che altro non è che una contrattura dolorosa di alcuni muscoli del collo ma che non sempre si riesce a debellare con facilità. Sotto accusa anche le scarpe con il tacco. “Evitate di indossare per molte ore al giorno calzature con tacchi troppo alti e non solo per le problematiche posturali”, prosegue Manca. “Un tacco di 5/6 centimetri sarebbe l’ideale. Il famoso tacco 12 è bene portarlo per le occasioni delle quali non se ne può fare a meno”, conclude.

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