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Per moltissime persone non c’è niente di meglio d’inverno che raggomitolarsi sotto uno spesso piumone. Una coccola, questa, solo apparentemente innocua. Perché se non si sta attenti al tipo di piumone utilizzato si rischia di sviluppare un'infezione polmonare che può addirittura essere letale. Martin Taylor, un uomo di 43 anni dell’Aberdeenshire, in Scozia, ne sa qualcosa. Taylor è il primo caso documentato di “polmonite da piumino”, un’infiammazione polmonare causata dall’inalazione di polvere dalle piume che imbottiscono coperte e cuscini. La sua storia è stata raccontata da un gruppo di medici dell’Aberdeen Royal Infirmary, in Scozia, in uno studio riportato dalla rivista BMJ Case Reports.

Taylor, non fumatore, ha sofferto per lungo tempo di affanno, affaticamento e malessere generale pur risultando  esami del sangue e radiografia al torace. Tuttavia, continuava a essere gravemente senza fiato e il medico di famiglia gli ha raccomandato una visita specialistica. Da qui l’incontro con Owen Dempsey, autore dello studio, che nel tentativo di aiutare l’uomo ha approfondito la sua storia clinica e personale.

Grazie a una scrupolosa e attenta indagine, lo specialista Owen Dempsey - cui Taylor ha finito per rivolgersi - ha appreso che il paziente era passato di recente dalla biancheria da letto sintetica a quella in piuma. Il ruolo di questo cambiamento non è stato subito chiaro, ma qualche sospetto c’era. Così a Taylor fu consigliato di abbandonare la biancheria da letto in piuma, di controllare il camino, di verificare la presenza di muffe in casa e così via. Test successivi hanno mostrato che l’uomo aveva anticorpi insolitamente alti nei confronti di particolari proteine degli uccelli, inclusi piccioni e pappagalli. Inoltre, ulteriori scansioni hanno mostrato segni nei polmoni che suggerivano una polmonite da ipersensibilità. Nel frattempo, la funzione polmonare dell’uomo era significativamente compromessa. Ma le cose sono cambiate dopo appena un mese dai cambiamenti che Taylor ha fatto su suggerimento de medico. Entro 30 giorni da quando ha tolto il piumone dal letto, l’uomo ha mostrato segni chiari di miglioramento e, con un successivo ciclo di steroidi, si è ripreso completamente dopo 6 mesi. A quel punto i medici non avevano più dubbi. La diagnosi del loro paziente era di “polmonite da piumino”.

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