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Lo scorso 10 febbraio la Giornata di Raccolta del Farmaco si è conclusa con la raccolta di oltre 376mila confezioni.

Un'altra, massiccia, dimostrazione di solidarietà degli italiani. Lo scorso 10 febbraio la Giornata di Raccolta del Farmaco si è conclusa con la raccolta di oltre 376mila confezioni. La tradizionale iniziativa del Banco Farmaceutico stavolta è stata “battezzata” perfino dal saluto del Papa che all’Udienza generale, in piazza San Pietro, ha ricordato l’attività della Onlus ramificata oramai in 101 province italiane, e impegnata nella raccolta  di medicinali acquistati e donati dai clienti nelle farmacie.

L'enorme colletta viene poi consegnata ai 1.761 enti caritativi convenzionati, che provvedono alla distribuzione alle persone bisognose, stimate quest'anno in 535mila. Cifre impressionanti, sotto l'ombrello del patrocinio della Presidenza della Repubblica e con la collaborazione dei principali attori del settore, inclusa l'Agenzia Italiana del Farmaco, Federfarma e Assogenerici.

Quelle cifre sono ogni anno in aumento grazie anche al crescente coinvolgimento delle farmacie, ben 4.176, con un aumento dell'8,4% rispetto all'anno precedente. A questo dato si accompagna peraltro una piccola ombra, ossia il fatto che le donazioni medie effettuate nel singolo esercizio sono invece pur lievemente calate. La ragione, illustrata dal presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, Sergio Daniotti, è amaramente semplice: “Il persistere, ormai consolidato, degli effetti della crisi”.

Si rilancia dunque il tema dei costi dei medicinali e l'urgenza del ricorso ai farmaci equivalenti per poter ampliare le possibilità di cura dei cittadini. Il 2017 è stato l'anno dello storico sorpasso dei generici rispetto ai medicinali di marca in Europa, arrivando a quota 62%, ma il loro impatto sui bilanci sanitari resta ancora basso,  evidenziando più ampie possibilità di risparmio per le casse pubbliche e soprattutto per le tasche dei cittadini.

Significa potersi curare di più, e poter curare più persone. Il principio attivo è lo stesso, la differenza di prezzo è dovuta alla scadenza dei brevetti, che in questi anni tra l'altro sta interessando molti medicinali, spingendo il settore degli equivalenti ad un’ottima crescita. Pur tra resistenze di varia natura (incluse alcune psicologiche), il concetto è oramai acquisito dagli operatori sanitari. Negli Stati Uniti, alcune centinaia di ospedali si sono associate per acquistarli assieme, e addirittura per produrseli.

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