MENU

CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, soggetto a prescrizione medica.

Flacone polvere + fiala solvente per iniezioni intramuscolari; polvere per soluzione per infusione.

A che cosa serve

Trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini compresi i neonati (dalla nascita):

  • Polmonite nosocomiale
  • Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica
  • Meningite batterica
  • Otite media cronica suppurativa, otite esterna maligna
  • Infezioni complicate del tratto urinario
  • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
  • Infezioni complicate intra-addominali
  • Infezioni delle ossa e delle articolazioni
  • Peritonite associata a dialisi nei pazienti con dialisi peritoneale ambulatoriale continua

Quanto ne serve

La posologia più adatta viene definita dal medico in base al tipo di paziente e al tipo di infezione.

Negli adulti, il dosaggio abituale previsto è di 1 g ogni 8 ore oppure 2 g ogni 12 ore, aumentabili fino a 3 g ogni 12 ore in caso di infezioni gravi. Nei bambini la posologia varia in relazione al peso e all’età. Negli anziani il dosaggio giornaliero massimo non deve superare i 3 g.

Come e quando si prende

Viene somministrato una volta al giorno attraverso iniezioni intramuscolari o per infusione.

Avvertenze e indicazioni

La ceftazidima ha uno spettro limitato di attività antibatterica. Non è idonea per l’uso come singolo agente antibatterico per il trattamento di alcuni tipi di infezioni a meno che l’agente patogeno non sia già documentato e noto essere sensibile.

La ceftazidima è escreta per via renale. Pertanto, la dose deve essere ridotta in base al grado di compromissione renale. I pazienti con insufficienza renale devono essere controllati attentamente per l’efficacia e per la sicurezza.

Ceftazidima può essere prescritta in gravidanza solo se i benefici superano i rischi; può essere usata durante l’allattamento.

Possono verificarsi effetti indesiderati (capogiri) che possono compromettere la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

Le reazioni avverse più comuni sono eosinofilia, trombocitosi, flebite o tromboflebite con la somministrazione endovenosa, diarrea, aumenti transitori degli enzimi epatici, rash maculopapulare o urticarioide, dolore e/o infiammazione a seguito di iniezione intramuscolare e positività al test di Coombs.

Il suo impiego è controindicato in caso di ipersensibilità alle cefalosporine (spesso presente in chi è allergico alle penicilline) e gravi alterazioni della funzionalità del fegato e dei reni.

L’uso concomitante di alte dosi con medicinali nefrotossici può avere effetti negativi sulla funzionalità renale.

Il cloramfenicolo è un antagonista in vitro della ceftazidima e di altre cefalosporine e bisogna considerare la possibilità che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

x