MENU

CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe H.
Polvere per soluzione iniettabile.

A che cosa serve

Bortezomib è usato nel trattamento del mieloma multiplo (una neoplasia maligna del midollo osseo) in pazienti con età superiore ai 18 anni.

Bortezomib è un inibitore del proteasoma, una struttura che controlla la crescita della cellula. Interferendo con questa struttura, bortezomid può uccidere la cellula tumorale.

Bortezomid è usato:

  • da solo o in associazione con doxorubicina liposomiale pegilata o desametasone per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo in progressione che abbiano già ricevuto almeno una precedente linea di trattamento e che siano già stati sottoposti o non siano candidabili a trapianto di cellule staminali ematopoietiche
  • in associazione con melfalan e prednisone pazienti non trattati precedentemente, che non possono ricevere chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali ematopoietiche
  • in associazione a desametasone o con desametasone e talidomide per il trattamento di pazienti adulti precedentemente non trattati,e prima di ricevere chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

Bortezomib in associazione con rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone è indicato per il trattamento di pazienti adulti con linfoma mantellare precedentemente non trattato per i quali il trapianto di cellule staminali ematopoietiche non è possibile.

Quanto ne serve

Ogni flaconcino di bortezomib contiene 3,5 mg polvere per soluzione iniettabile deve essere ricostituito ed utilizzato sotto supervisione di un medico. Il medico calcolerà la dose appropriata in base all’altezza e al peso del paziente. La dose standard di partenza è di 1,3 mg/m2 di superficie corporea 2 volte a settimana.

Bortezomib 3,5 mg polvere è utilizzabile per la somministrazione endovenosa o sottocutanea, non deve essere somministrato per altre vie. La somministrazione intratecale ha causato morte.

Come e quando si prende

Mieloma multiplo in progressione

  • Quando utilizzato da solo, un ciclo di trattamento di bortezomib è costituitoda 4 dosi somministrate nei giorni 1, 4, 8 e 11, seguite da 10 giorni senza trattamento, per un periodo complessivo di 21 giorni. È possibile ricevere fino ad 8 cicli di trattamento.
  • Quando assunto in associazione con desametasone, bortezomib viene somministrato nei giorni 1, 4, 8 e 11 seguiti da 10 giorni senza trattamento, mentre desametasone viene assunto per via orale alla dose di 20 mg nei giorni 1, 2, 4, 5, 8, 9, 11 e 12 del ciclo di 21 giorni.

Mieloma multiplo precedentemente non trattato

Se non ci sono stati precedenti trattamenti per il mieloma multiplo e non si è candidabili per il trapianto di cellule staminali del sangue, bortezomib verrà somministrato insieme ad altri due medicinali: melfalan e prednisone.

In questo caso la durata del ciclo è di 42 giorni e si potranno ricevere fino a un massimo di 9 cicli (54 settimane).

  • Nei cicli 1-4, bortezomib è somministrato due volte la settimana nei giorni 1, 4, 8, 11, 22, 25, 29 e 32.
  • Nei cicli 5-9, bortezomib è somministrato una sola volta la settimana nei giorni 1, 8, 22 e 29. Melfalan (9 mg/m2) e prednisone (60 mg/m2) sono somministrati per via orale nei giorni 1, 2, 3 e 4 della prima settimana di ogni ciclo.

Se non si sono ricevuti precedenti trattamenti e si è candidabili per un trapianto di cellule staminali del sangue bortezomib verrà somministrato per via endovenosa o sottocutanea insieme ai medicinali: desametasone, o desametasone e talidomide, come trattamento di induzione.

Avvertenze speciali

  • Bortezomib non deve essere utilizzato in bambini ed adolescenti.
  • Non usare bortezomib in gravidanza, se non strettamente necessario.
  • Non allattare durante l’assunzione di bortezomib. Il momento più opportuno per ricominciare ad allattare dopo il termine della terapia deve essere discusso con il medico.
  • Uomini e donne devono utilizzare metodi contraccettivi durante e fino a 3 mesi dopo il trattamento con bortezomind. In caso di gravidanza, informare immediatamente il medico.
  • Bortezomib può provocare affaticabilità, capogiri, svenimento o visione offuscata. Evitare di guidare automobili, e di utilizzare macchinari. Prestare attenzione anche in assenza di questi effetti.

È necessario controllare periodicamente il numero di globuli rossi, bianchi e piastrine del sangue, in caso di variazioni importanti, è necessario avvisare il medico.

Effetti indesiderati

Bortezomib può essere causa di effetti indesiderati, ma non tutti i pazienti li manifestano.

Alcuni degli effetti indesiderati registrati in seguito ad uso di bortezomib per il mieloma multiplo o il linfoma mantellare sono:

  • diarrea, stitichezza, nausea o vomito
  • precedenti esperienze di svenimento, capogiro o sensazione di testa vuota
  • problemi a livello renale o del fegato
  • intorpidimento, formicolio o dolore alle mani o ai piedi (neuropatia)
  • disturbo cardiaco o di pressione sanguigna
  • respiro corto o tosse
  • convulsioni
  • herpes zoster (localizzato anche intorno agli occhi o che si diffonde al resto del corpo)
  • crampi muscolari, debolezza muscolare, stato confusionale, disturbi della vista o perdita visiva e respiro corto
  • perdita di memoria, difficoltà nel pensare, difficoltà a camminare o perdita della vista

Interazioni

È necessario informare il medico o il farmacista se sta assumendo o se si ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale. In particolare, informare il medico se si stanno usando medicinali contenenti:

- ketoconazolo, per le infezioni fungine

- ritonavir, per l’infezione da HIV

- rifampicina, un antibiotico per trattare le infezioni batteriche

- carbamazepina, fenitoina o fenobarbital, per l’epilessia

- erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), per la depressione o altre condizioni

- antidiabetici orali.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

x