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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, erogato gratuitamente al cittadino, ricetta medica obbligatoria.

Compresse da 2,5 mg.

A che cosa serve

trattamento di alcuni disturbi del sistema endocrino (responsabile della produzione degli ormoni) e per contrastare i sintomi associati al Morbo di Parkinson.

Per il trattamento dei disturbi del sistema endocrino, questo medicinale viene utilizzato in caso di:

  • fuoriuscita di latte al di fuori del periodo di allattamento (galattorrea) con o senza amenorrea (mancanza delle mestruazioni per almeno 3 cicli mestruali), senza causa apparente (sindrome di Argonz-del Castillo),
  • amenorrea, senza galattorrea, dovuta ad un’alterata secrezione di un ormone chiamato prolattina
  • infertilità associata all’aumento dei livelli di prolattina
  • alterazioni del ciclo mestruale (sindrome premestruale o fase luteinica breve)
  • alterata produzione di ormoni nell’uomo (ipogonadismo), quando causata da un’eccessiva produzione di prolattina
  • sindrome causata da un’ipersecrezione dell’ormone della crescita (GH) durante l’età adulta (acromegalia)

Per il trattamento del Morbo di Parkinson questo medicinale viene utilizzato:

  • in pazienti che non rispondono più perfettamente alla terapia con levodopa o che presentano fenomeni

di “on-off” (periodi di buona mobilità alternati a periodi di blocco motorio)

  • come trattamento iniziale o di casi lievi, da sola o in combinazione con altri medicinali.

Quanto ne serve

Il dosaggio medio per controllare i sintomi della malattia di Parkinson va definito nel singolo paziente iniziando con basse quantità di farmaco (2,5 mg, 2 volte al giorno), da aumentare gradualmente (5 mg ogni 2-3 giorni). In genere, la dose efficace varia da 10 a 30 mg/giorno in più somministrazioni.

Il dosaggio necessario per il trattamento di galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente e infertilità iperprolattinemica corrisponde a ½ compressa 3 volte al giorno, aumentabile se necessario fino a 1 compressa 2-3 volte al giorno.

Contro i disturbi del ciclo mestruale, posologia e schemi d’assunzione variano in relazione allo specifico quadro clinico e alle caratteristiche della paziente.

Come e quando si prende

Si assume con un po'acqua, sempre al momento dei pasti.

Avvertenze e indicazioni

Prima dell’assunzione, il medico prescriverà esami del sangue per valutare i livelli ormonali.

Interrompere il trattamento se compaiono disturbi comportamentali nel controllo degli impulsi

Non utilizzare nei bambini al di sotto dei 15 anni.

Non assumere in gravidanza o allattamento.

Bromocriptina può causare abbassamento della pressione e pertanto non mettersi alla guida di veicoli e non usare macchinari.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

I più comuni effetti indesiderati sono mal di testa, vertigini, nausea, vomito, stitichezza.

L’impiego di bromocriptina va evitato in presenza di valvulopatia cardiaca accertata con elettrocardiogramma, acromegalia e adenoma dell’ipofisi. Ulteriore cautela è necessaria in soggetti con patologie polmonari, storia di ulcera gastrica e disturbi psicotici (specie, in pazienti parkinsoniani).

Bromocriptina può interferire con altri farmaci:

  • antagonisti della dopamina, come gli antipsicotici (per esempio fenotiazine, butirofenoni e tioxanteni)
  • antiemetici (per esempio metoclopramide e domperidone)
  • simpaticomimetici vasocostrittori o alcaloidi della segale cornuta (per esempio ergometrina o metilergometrina) o farmaci che agiscono sulla pressione del sangue
  • antibiotici della famiglia dei macrolidi (per esempio eritromicina e iosamicina) e l’octreotide, poiché possono aumentare i livelli di bromocriptina nel sangue;
  • griseofulvina utilizzata per il trattamento di alcune infezioni micotiche
  • farmaci che interagiscono con l’enzima P3A4, come antimicotici azolinici, inibitori della proteasi HIV.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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