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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A.

Ricetta medica obbligatoria.

Compresse da 100 mg e da 200 mg a rilascio prolungato.

A che cosa serve

Il metoprololo è un principio attivo appartenente alla categoria dei bloccanti beta-adrenergici, ad attività beta1-selettiva, che agiscono rallentando il battito del cuore e facendo in modo che il cuore batta con meno forza. Viene utilizzato per trattare l’ipertensione arteriosa sia in monoterapia sia associato ad altri farmaci antipertensivi, nella profilassi a lungo termine dell’angina pectoris, nelle turbe del ritmo cardiaco nella cura dell’infarto miocardico conclamato o sospetto e nella prevenzione dell’emicrania.

Quanto ne serve

Nell’ipertensione arteriosa la dose raccomandata è di 100-200 mg (una o due compresse da 100 mg) al giorno sia come somministrazione singola che in 2 dosi frazionate (mattina e pomeriggio). Nel caso di compresse da 200 mg compresse a rilascio prolungato va presa una compressa al mattino.
Nell’angina pectoris la dose utilizzando compresse 100 mg è di 100-200 mg al giorno, in 2 dosi frazionate. Se necessario, il dosaggio può essere elevato a 400 mg. Se si utilizzano compresse da 200 mg a rilascio prolungato: ½-1 compressa al mattino; se necessario, la somministrazione può essere ripetuta alla sera.
Per il controllo delle alterazioni del ritmo cardiaco, il dosaggio con compresse da 200 mg è di 100 mg in 2-3 somministrazioni giornaliere.
Nella terapia dell’infarto, la dose orale di mantenimento è 200 mg al giorno, in due dosi frazionate; il trattamento va continuato per almeno 3 mesi.
Nella prevenzione dell’emicrania, il dosaggio è di 100 mg al giorno, in somministrazione unica al mattino; se necessario, il dosaggio giornaliero può essere elevato a 200 mg, somministrati in due dosi refratte (mattino e sera). Qualora si usino compresse a rilascio prolungato, mezza compressa al giorno, al mattino; se necessario, il dosaggio giornaliero può essere elevato a 1 compressa, in somministrazione unica al mattino.

Come e quando si prende

In base all’indicazione l’assunzione deve avvenire al mattino e alla sera o solo al mattino. Si veda la sezione precedente. Prendere il medicinale a stomaco vuoto, con una sufficiente quantità di liquido.

Avvertenze e indicazioni

Quando si assume questo medicinale, si deve ridurre al minimo il consumo di alcool, poiché quest’ultimo può aumentare l’effetto del metoprololo.

Il metoprololo è indicato per l’uso negli adulti.

In gravidanza si può utilizzare metoprololo solo se il farmaco viene ritenuto essenziale.

L’allattamento deve essere in genere sospeso durante il trattamento con metoprololo, anche se il medico potrà decidere di prescriverlo in una madre che allatta, tenendo il bambino sotto stretta sorveglianza medica.

Il metoprololo può alterare la capacità di guidare e di utilizzare macchinari poiché può provocare vertigini e affaticamento. Questo si verifica soprattutto all’inizio del trattamento. Non guidare e non usare macchinari se insorgono effetti indesiderati come affaticamento o vertigini.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

La terapia beta-bloccante è in generale ben tollerata.
In rari casi si sono manifestati disturbi a carico del sistema nervoso centrale, quali depressione, catatonia, confusione, turbe della memoria.
Occasionalmente possono manifestarsi affaticamento, vertigini, cefalea e, più raramente, parestesie e crampi muscolari, nonché diminuzione della vivacità mentale, turbe del sonno, incubi; a livello del sistema cardiovascolare bradicardia, disordini posturali (occasionalmente con sincope) e, raramente, insufficienza cardiaca, edema, palpitazioni, fenomeno di Raynaud; a livello del tratto gastrointestinale nausea, vomito, dolore addominale, diarrea e costipazione; a livello del tratto respiratorio dispnea da sforzo.

Non prendere metoprololo: se si è allergici al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti, se si è allergici a un gruppo di medicinali chiamati betabloccanti; se si ha una malattia che influisce sulla conduzione degli impulsi elettrici nel cuore (blocco cardiaco di secondo e terzo grado); se si ha l’insufficienza cardiaca grave; se si soffre di shock, determinato dal fatto che il cuore non pompa correttamente; se si assume verapamil o diltiazem per via endovenosa; se si ha o si ha avuto difficoltà respiratorie o asma; se si assume medicinali appartenenti al gruppo dei betabloccanti, utilizzati per aiutare il cuore a pompare più efficacemente.

Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo o si ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica.

Il metoprololo aumenta l’effetto degli altri farmaci antiipertensivi. L’assunzione insieme a nitroglicerina potenzia l’effetto ipotensivo (riduzione della pressione arteriosa). Particolare attenzione per le possibili ripercussioni sull’attività cardiaca (forza di contrazione, frequenza del ritmo e velocità di conduzione dell’impulso elettrico) deve e essere posta se si prende metoprololo con altri farmaci antiaritmici.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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