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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A.

Ricetta medica obbligatoria.

Compresse rivestite 10 mg/12,5 mg - 20 mg/25 mg.

A che cosa serve

Alta pressione sanguigna, se non è causata da alterazioni dell’organismo (ipertensione essenziale) e se è indicato un trattamento con una combinazione di medicinali.

Quanto ne serve

Nei pazienti che non rispondono a benazepril in monoterapia (10 o 20 mg una volta al giorno) la terapia deve essere convertita a metà compressa di benazepril idroclorotiazide 10 mg+12,5 mg. Se dopo 3-4 settimane non si riesce a controllare adeguatamente la pressione arteriosa si può effettuare un incremento di dose fino a 10 mg di benazepril cloridrato e 12,5 mg di idroclorotiazide. Se la pressione arteriosa non risulta ancora sotto controllo dopo un periodo di tempo analogo l’incremento di dose può essere portato a 20 mg di benazepril cloridrato e a 25 mg di idroclorotiazide.
Nei pazienti per i quali tale schema di dosaggio non sia sufficiente e nei pazienti con grave ipertensione nota o con ipertensione difficile da controllare deve essere considerato uno schema di dosaggio che preveda l’assunzione di benazepril idroclorotiazide 20 mg+25 mg due volte al giorno.

Come e quando si prende

Benazepril idroclorotiazide può essere assunto indipendentemente dai pasti. La dose giornaliera deve essere presa con sufficiente liquido al mattino (ad es. con un bicchiere d'acqua).

Avvertenze e indicazioni

È necessario monitorare la funzionalità dei reni prima di prendere benazepril idroclorotiazide.

Il monitoraggio degli elettroliti sierici, della creatinina sierica, della glicemia e del quadro ematico è indicato soprattutto all’inizio del trattamento e nei pazienti a rischio (pazienti con disfunzione renale, diabete mellito, collagenopatie, pazienti anziani), durante il trattamento con farmaci che sopprimono la risposta immunitaria (immunosoppressori, farmaci citostatici) o con allopurinolo, procainamide, glicosidi digitalici, glucocorticoidi e lassativi.

L’esperienza con l'impiego del farmaco nei bambini è insufficiente, per cui benazepril idroclorotiazide non deve essere usato in età pediatrica.

Gli ACE inibitori sono controindicati in gravidanza.

Informare il medico se si sta allattando o se si sta per iniziare l’allattamento. Benazepril idroclorotiazide non è raccomandato in donne che allattano al seno.

Poiché come per altri antipertensivi, specialmente con ACE inibitori, si possono manifestare vertigini si raccomanda di prestare cautela nella guida di veicoli o nell’utilizzo di macchinari. Questo vale in particolar modo all’inizio del trattamento, quando si sta aumentando la dose e quando si modifica la terapia, oltre che in associazione all’alcol.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

Tra gli effetti non voluti più comunemente riportati dopo assunzione di benazepril idroclorotiazide vi sono tosse secca non produttiva e bronchite, cefalea, capogiri, palpitazioni talvolta affaticamento, astenia, squilibrio dei liquidi e degli elettroliti.

Questo medicinale non deve essere assunto se si è allergici al benazepril, all’idroclorotiazide, a qualsiasi altro ACE inibitore, ai tiazidici o ai sulfonamidi (si tenga presente la possibilità di reazioni crociate). L’associazione farmacologica è controindicata in caso di angioedema ereditario o idiopatico o correlato a precedente terapia con ACE inibitori, anuria o grave disfunzione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min), grave compromissione epatica, iperuricemia sintomatica.

Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo, si ha recentemente assunto o si potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

La concomitante somministrazione degli ACE inibitori e di farmaci antidiabetici (insulina, farmaci ipoglicemizzanti orali) può aumentare l’effetto ipoglicemizzante, con rischio di ipoglicemia.

L’assunzione di sale riduce l’effetto anti-ipertensivo di benazepril idroclorotiazide.

L’assunzione di alcol aumenta l’effetto anti-ipertensivo di benazepril idroclorotiazide e l’effetto dell’alcol.

 

 

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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