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Il Natale non piace proprio a tutti. C'è chi si immalinconisce davanti a luci, addobbi e canzoni. Per evitare di diventare ancora più tristi un gruppo di ricercatori dell’Università del Kansas invita i “Grinch” a stare lontani da pandoro e panettoni o quantomeno di non abusare dei dolci. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Medical Hypotheses, gli zuccheri in eccesso porterebbero tristezza. I risultati dimostrerebbero che consumare troppi zuccheri può innescare processi metabolici, infiammatori e neurobiologici legati a malattie depressive. Se a questo si aggiunge l’effetto di una minor esposizione alla luce durante l’inverno e ai cambiamenti nei modelli di sonno, secondo i ricercatori ci si potrebbe trovare di fronte a una “tempesta perfetta” che influisce negativamente sulla salute mentale.

Evitare l’abuso di zuccheri, secondo gli studiosi, potrebbe non essere facile. Non solo perché in questo periodo di feste di dolci ce ne sono davvero tanti. Ma anche perché quando si consumano alimenti zuccherati inizialmente si riporta un notevole miglioramento dell’umore. Poi però, se si esagera con le dosi, l’umore va giù  più di quanto lo era inizialmente. “Quando consumiamo i dolci – Stephen Ilardi, autore principale dello studio – questi agiscono come una droga. Hanno infatti un immediato effetto di migliorare l’umore, ma a dosi elevate possono avere una paradossale conseguenza a lungo termine, peggiorando l’umore, riducendo il benessere psicologico, aumentando l’infiammazione e causando un aumento di peso”. Si innesca così un circolo vizioso: la tristezza porta a mangiare più dolci e l’eccesso di zuccheri aumenta la tristezza.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato una vasta gamma di ricerche sugli effetti fisiologici e psicologici del consumo di zucchero aggiunto. Per spiegare i risultati hanno paragonato il consumo dei dolci all’alcol. “L’alcol è fondamentalmente calorie pure, energia pura, ma è tossico ad alte dosi”, dicono. “Gli zuccheri sono molto simili. Stiamo imparando che, quando si tratta di depressione, le persone - aggiungono - dovrebbero fornire al cervello tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno e soprattutto evitare queste potenziali tossine”. Infine, sempre dalla ricerca, arriva un invito a proseguire l’attività fisica in questo periodo. Secondo una ricerca dell’Università di Liverpool, presentata al meeting Future Physiology 2019, bastano 2 settimane per aumentare il grasso corporeo e danneggiare muscoli e ossa.

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