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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe C, a carico del paziente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in compresse da:

  • 2 mg + 0,03 mg

A che cosa serve

Dienogest/e tinilestradiolo appartiene ai contraccettivi ormonali sistemici e, nello specifico, associazioni fisse estro-progestiniche. E’ una pillola combinata e ogni compressa contiene una piccola quantità di due differenti ormoni femminili: un progestinico (dienogest) e un estrogeno (etinilestradiolo).
Dienogest/e tinilestradiolo è usato per prevenire la gravidanza e per il trattamento delle donne con acne moderata.
Ognuna delle 21 compresse bianche contiene piccole quantità dei due diversi ormoni femminili, dienogest ed etinilestradiolo. 7 compresse verdi non contengono sostanze attive e sono anche chiamate compresse placebo.

Quanto ne serve

La posologia raccomandata è di 1 compressa al giorno.

Come e quando si prende

Si assume con un po' d’acqua, ogni giorno intorno alla stessa ora, indipendentemente dai pasti. Il blister contiene 21 compresse. In corrispondenza delle compresse è stampato il giorno della settimana in cui bisogna prenderla, per poi proseguire in direzione della freccia sul blister fino ad esaurimento delle compresse. Interrompere l’assunzione per 7 giorni, chiamata settimana di sospensione, durante la quale deve iniziare un sanguinamento. Questo cosiddetto “sanguinamento da sospensione”, inizia di solito al secondo o terzo giorno della settimana di sospensione. All’ottavo giorno dopo, cioè alla fine della settimana di sospensione, iniziare un nuovo blister, a prescindere dal termine del sanguinamento. In questo modo, la protezione dalla gravidanza comprende i 7 giorni in cui non prende la compressa.

Quando iniziare il primo blister?

  • senza contraccettivo ormonale nel mese precedente: iniziare dienogest/etinilestradiolo il primo giorno del ciclo normale.
  • sostituzione di un contraccettivo ormonale combinato o un dispositivo vaginale combinato o un cerotto: iniziare dienogest/etinilestradiolo preferibilmente il giorno successivo all’ultima compressa, contenente principi attivi, della pillola precedente o il giorno della rimozione in caso di dispositivo vaginale combinato o cerotto.
  • sostituzione di un metodo contenente progesterone (pillola progestinica, iniezione, impianto o IUD a rilascio di progesterone): passaggio in qualunque giorno ma in qualunque caso usare misure protettive extra per i primi 7 giorni di trattamento.
  • sostituzione di un contraccettivo iniettabile (chiamato anche ‘iniezione ogni tre mesi’), un impianto o un dispositivo di rilascio intrauterino: iniziare dienogest/etinilestradiolo il giorno in cui avrebbe dovuto fare l’iniezione successiva, o il giorno in cui sarebbe dovuto avvenire l’impianto o alla rimozione del dispositivo di rilascio intrauterino. Usare misure protettive extra per i primi 7 giorni di trattamento.
  • Dopo aborto spontaneo o interruzione di gravidanza: rivolgersi al medico.
  • Dopo il parto e non in allattamento: iniziare tra 21 e 28 giorni dopo il parto. Se dopo 28 giorni, usare un metodo contraccettivo di barriera, escludendo prima una gravidanza.
  • Durante l'allattamento: rivolgersi al medico.
  • In caso di ritardo nel prendere la compressa, se meno di 12 ore, l'effetto contraccettivo non è ridotto, prendere subito la compressa dimenticata. Se il ritardo è superiore a 12 ore, l'effetto contraccettivo può essere ridotto. Se non si presenta sanguinamento nei primi giorni di sospensione, c’è il rischio di gravidanza. Consultare il medico prima di iniziare un nuovo blister.

Avvertenze ed effetti collaterali

Per l’assunzione di dienogest/e tinilestradiolo è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:

  • tumore all’utero
  • malattia del fegato o della cistifellea
  • patologie renali o cardiache
  • diabete
  • depressione
  • malattia di Crohn o colite ulcerosa (malattia intestinale infiammatoria cronica)
  • lupus eritematoso sistemico (LES, una malattia del sistema immunitario)
  • sindrome emolitica uremica (SEU, un disturbo della coagulazione)
  • anemia falciforme (malattia ereditaria dei globuli rossi)
  • ipertrigliceridemia (livelli elevati di grassi) o storia familiare positiva
  • operazione programmata o lunga degenza a letto
  • parto
  • infiammazione alle vene poste sotto la pelle (tromboflebite superficiale)
  • flebiti (infiammazione delle vene) o vene varicose
  • disturbi circolatori a mani/piedi
  • emicrania
  • fumatore
  • disturbi del movimento (ballo di San Vito o corea di Sydenham)
  • otosclerosi (malattia che colpisce il timpano e compromette l’udito)
  • ipertensione
  • età maggiore di 40 anni
  • epilessia
  • allattamento
  • porfiria
  • ittero

Se una qualsiasi delle condizioni di cui sopra compare per la prima volta in corso di trattamento con dienogest/e tinilestradiolo , interrompere subito l’assunzione e consultare immediatamente il medico.

Informare immediatamente il medico nel caso in cui si manifestano i seguenti sintomi:

  • segni di un coagulo sanguigno
  • depressione o umore depresso
  • angioedema (gonfiore di viso, lingua e/o gola e/o difficoltà a deglutire) eruzioni e difficoltà respiratorie

Gli effetti collaterali più frequentemente osservati nel trattamento con dienogest/e tinilestradiolo sono: mal di testa, dolore toracico e dolorabilità mammaria.

Controindicazioni e interazioni

  • allergica a etinilestradiolo o dienogest o a un qualsiasi eccipiente presente
  • coagulo sanguigno in un vaso della gamba (trombosi venosa profonda) o del polmone (embolia polmonare, EP) o di altri organi
  • disturbo della coagulazione del sangue, come carenza di proteina C, carenza di proteina S, carenza di antitrombina-III, fattore V di Leiden o anticorpi antifosfolipidi
  • operazione programmata o lunga degenza a letto
  • attacco cardiaco o ictus
  • angina pectoris (primo segno di attacco cardiaco che causa forte dolore al torace) o attacco ischemico transitorio (TIA - sintomi di ictus temporaneo)
  • presenza di una delle seguenti malattie:
    • diabete grave con lesione dei vasi sanguigni
    • ipertensione arteriosa
    • colesterolo o trigliceridi molto alti
    • iperomocisteinemia
  • emicrania con aura
  • fumatore
  • infiammazione del pancreas
  • malattia del fegato (tra cui epatite C e sta assumendo medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir) o disfunzione epatica inclusa la sindrome di Dubin-Johnson e Rotor
  • insufficienza renale
  • tumore al fegato (benigno o maligno)
  • tumore al seno o agli organi genitali (tumore ormone - dipendente)
  • sanguinamenti vaginali senza spiegazioni
  • mancata emorragia da sospensione senza una causa nota
  • gravidanza

Dienogest/e tinilestradiolo può interagire con: paracetamolo, acido ascorbico, atorvastatina, troleandomicina, antimicotici imidazolici (fluconazolo), indinavir (infezioni da HIV), ciclosporina, teofillina, glucocorticoidi (cortisone), benzodiazepine (diazepam, lorazepam), clofibrato, morfina, antiepilettici (lamotrigina).

Alcuni medicinali possono influenzare i livelli di dienogest/e tinilestradiolo nel sangue e possono renderlo meno efficace nel prevenire la gravidanza oppure possono provocare sanguinamenti inattesi: antiepilettici (primidone, fenitoina, barbiturici, carbamazepina, oxcarbazepina, felbamato, topiramato), rifampicina o farmaci antivirali per HIV e epatiteC (ritonavir, nevirapina, efavirenz), antimicotici (griseofulvina, ketoconazolo), etoricoxib e bosentan, iperico.

La terapia con un medicinale sopra elencato comporta l’adozione di precauzioni contraccettive supplementari durante e per 28 giorni dopo la terapia.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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