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CONOSCI I PRINCIPI ATTIVI

 Il principio attivo è il vero cuore del farmaco, la sostanza con il potere terapeutico.
Vuoi sapere quali sono i principi attivi alla base dei medicinali più usati?
In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.

I testi contenuti in questa sezione sono realizzati da Egualia e sintetizzano le informazioni
desunte dai Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e dei Fogli Illustrativi (FI)
aggiornati dei farmaci, autorizzati in Italia e contenuti nella Banca Dati AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

 

Farmaco di classe A, concedibile esente
Obbligo di prescrizione medica, ricetta ripetibile
Disponibile in capsule molli da:

  • 0,25 mg - 0,50 mg

A che cosa serve

Calcitriolo appartiene alla categoria degli analoghi della Vitamina D ed è il metabolita attivo della vitamina D, necessario per la formazione delle ossa. Calcitriolo è indicato:

  • per trattare una malattia delle ossa che si manifesta in presenza di una malattia cronica dei reni (osteodistrofia renale), specialmente se si è sottoposti a emodialisi
  • per trattare malattie legate ad una ridotta funzionalità delle paratiroidi, ghiandole presenti nel collo (ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo) che secernono PTH (paratormone), ossia l’ormone che regola il metabolismo del calcio
  • per trattare il rachitismo: malattia caratterizzata da un difetto nella formazione e sviluppo delle ossa (rachitismo ipofosfatemico vitamina D-resistente e rachitismo vitamina D-dipendente)
  • per trattare una malattia legata ad aumentata funzionalità delle paratiroidi causata da malattia cronica dei reni da moderata a grave, non trattata con la dialisi (iperparatiroidismo secondario in pazienti con insufficienza renale cronica da moderata a grave in pre-dialisi)
  • nelle donne in menopausa accertata, per trattare una malattia che indebolisce le ossa e aumenta il rischio di sviluppare fratture delle ossa (osteoporosi post-menopausale).

Quanto ne serve

La dose verrà stabilita dal medico sulla base del peso e dello stato di salute. Il medico, inoltre, sottoporrà frequenti esami del sangue all’inizio del trattamento per stabilire la dose più adatta e durante il trattamento per controllare i valori di calcio nel sangue (calcemia).

Malattia delle ossa causata da una malattia dei reni in pazienti in dialisi (osteodistrofia renale): l’efficacia del trattamento è condizionata dalla contemporanea assunzione di calcio: negli adulti va assicurato un apporto supplementare pari a 600-1000 mg di calcio al giorno:

  • la dose iniziale raccomandata è 0,25 microgrammi al giorno
  • se i valori di calcio nel sangue sono normali o solo leggermente ridotti, la dose iniziale raccomandata è 0,25 microgrammi ogni 2 giorni
  • se dopo 2-4 settimane non si osservano miglioramenti, il medico può aumentare la dose di 0,25 microgrammi al giorno ad intervalli di 2-4 settimane.
  • durante il trattamento, il medico adatterà la dose tra 0,5 microgrammi e 1 microgrammo al giorno.

Malattia legata ad un’aumentata funzionalità delle paratiroidi (Iperparatiroidismo secondario) in pazienti con insufficienza renale da moderata a grave in pre-dialisi):

  • la dose iniziale raccomandata è di 0,25 mcg/die negli adulti
  • se necessario, la dose può essere aumentata a 0,5 mcg/die.

Malattia legata a una ridotta funzionalità delle paratoroidi (ipoparatiroidismo) o se soffre di rachitismo:

  • la dose raccomandata è 0,25 microgrammi al giorno, da prendere al mattino
  • se non ci sono miglioramenti, il medico può aumentare la dose ogni 2-4 settimane.

Donne in menopausa, malattia che indebolisce le ossa e aumenta il rischio di sviluppare fratture delle ossa (osteoporosi post-menopausale accertata):

  • la dose iniziale raccomandata è 0,25 microgrammi due volte al giorno
  • se i livelli di calcio non presentano variazioni significative, il medico non cambierà la dose. In questo caso il medico non prescriverà un trattamento supplementare con calcio.

Come e quando si prende

Deglutire la capsula con un po ' d'acqua.

Una volta stabilita la dose ottimale, il medico controllerà i livelli di calcio nel sangue una volta al mese. Sulla base di questi controlli, potrebbe anche decidere di modificare o sospendere temporaneamente il trattamento con questo medicinale. Durante il periodo di interruzione/sospensione del trattamento i controlli dei valori di calcio e fosfato nel sangue devono essere monitorati giornalmente.

In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di questo medicinale, avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale. I sintomi acuti sono: anoressia (mancanza o perdita di appetito), mal di testa (cefalea), vomito, stitichezza (stipsi). I sintomi cronici sono: debolezza, perdita di peso (distrofia), disturbi sensoriali, febbre con bisogno di bere, frequente bisogno di urinare (poliuria), perdita di liquidi (disidratazione), stato di indifferenza (apatia), arresto della crescita, infezioni del tratto urinario, ipercalcemia con depositi di calcio in tessuti sani (reni, cuore, polmoni e pancreas).
Il medico interromperà la terapia con calcitriolo e stabilirà misure di supporto adeguate alla condizione clinica (ad es. potrà procedere alla lavanda gastrica immediata o all’induzione del vomito per prevenire l’ulteriore assorbimento del medicinale oppure potrà somministrare paraffina liquida per promuovere l'eliminazione con le feci). Il medico consiglierà di effettuare ripetute misurazioni della calcemia. Se persistono valori elevati di calcio nel sangue (ipercalcemia), possono essere somministrati fosfati e corticosteroidi per indurre una diuresi adeguata.
In caso di dimenticanza, non prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

Avvertenze ed effetti collaterali

Per l’assunzione di calcitriolo è raccomandata particolare cautela in caso siano presenti o si sia sofferto di una delle seguenti condizioni:

  • ridotta funzionalità dei reni (insufficienza renale), aumenta il rischio di accumulo di calcio in zone del corpo in cui non ce n’è bisogno (calcificazione ectopica)
  • se immobilizzato ad esempio se è stato sottoposto ad intervento chirurgico, aumenta il rischio di ipercalcemia (aumento di calcio nel sangue)
  • difetto di formazione delle ossa (rachitismo con ipofosfatemia da resistenza alla vitamina D), e durante il trattamento con medicinali contenenti fosfato
  • se già in trattamento con ergocalciferolo
  • gravidanza e allattamento

Esiste una stretta relazione tra il trattamento con questo medicinale e l’aumento dei livelli di calcio e fosfato nel sangue. Pertanto:

  • durante il trattamento concalcitriolo seguire la dieta che il medico ha prescritto per evitare un aumento dei valori di calcio e di fosfato nel sangue
  • prima e durante la terapia, il medico chiederà di effettuare esami del sangue per controllare i valori di calcio e di creatinina (una proteina che serve per valutare la funzionalità dei reni), se questi sono troppo elevati, il medico istruirà ad interrompere immediatamente il trattamento fino al ritorno a valori normali di calcio
  • il medico controllerà i valori di fosfato nel sangue
  • il medico istruirà a riconoscere eventuali sintomi di un aumento di calcio e di fosfato nel sangue.

Se si è in menopausa e questo medicinale è stato prescritto per trattare l’osteoporosi, il medico controllerà accuratamente la funzionalità dei reni e i valori di calcio nel sangue prima di iniziare la terapia e ad intervalli regolari nel corso del trattamento.

Se non si soffre di disturbi dei reni, il medico consiglierà di bere molta acqua durante la terapia con questo medicinale per evitare la disidratazione (eccessiva perdita di liquidi dal corpo).

Se si manifesta:

  • aumento dei livelli di calcio o di creatinina nel sangue; il trattamento con calcitriolo verrà interrotto immediatamente sino a ristabilire le normali concentrazioni di calcio nel sangue
  • valori anomali di calcio e fosforo presenti nel sangue, il trattamento verrà interrotto.

Gli effetti collaterali molto comuni nell’assunzione di calcitriolo sono: aumento dei livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia) che possono portare ad intossicazione da calcio.

Gli effetti collaterali comuni sono: mal di testa (cefalea), dolore addominale, nausea, eruzioni della pelle, infezioni del tratto urinario.

Gli effetti collaterali a frequenza non nota sono: reazioni allergiche (ipersensibilità), orticaria, frequente bisogno di bere (polidipsia), disidratazione, perdita di peso, stato di indifferenza (apatia), debolezza muscolare, disturbi sensoriali, stitichezza (stipsi), dolore allo stomaco, arrossamenti della pelle (eritemi), prurito, ritardo nella crescita, frequente bisogno di urinare (poliuria), deposito di sali di calcio nella pelle, nei tessuti sotto la pelle e, più raramente, nei tendini, nei tessuti intorno alle articolazioni e nei muscoli (calcinosi), febbre, sete.

Controindicazioni e interazioni

  • allergia a calcitriolo o a medicinali simili o a uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
  • malattia causata da aumentati livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia)
  • presenza di segni di tossicità da vitamina D
  • bambini e adolescenti, sicurezza ed efficacia del medicinale in questo gruppo di pazienti non è stata sufficientemente studiata.
  • Calcitriolo può interagire con i seguenti medicinali:
  • medicinali o altri preparati a base di vitamina D, compresi gli integratori di calcio. Non prendere nessun’altra preparazione a base di vitamina D durante il trattamento con calcitriolo
  • ergocalciferolo (vitamina D2) in quanto potrebbe verificarsi un aumento eccessivo dei livelli di calcio nel sangue, il medico prescriverà calcitriolo solo quando i livelli di ergocalciferolo nel sangue saranno adeguati. Potrebbero essere necessari alcuni mesi prima che la quantità di ergocalciferolo nel sangue ritorni a valori normali
  • diuretici tiazidici (medicinali per trattare la pressione del sangue alta), aumenta il rischio di ipercalcemia (aumento di calcio nel sangue)
  • digitale (medicinale per trattare i disturbi del ritmo del cuore), per evitare che si verifichino aritmie (battiti del cuore irregolari)
  • corticosteroidi (medicinali per trattare l’infiammazione)
  • medicinali contenenti magnesio (ad esempio gli antiacidi). Evitare di prendere questi medicinali durante la terapia con calcitriolo se si è in dialisi
  • medicinali utilizzati per ridurre l'assorbimento dei fosfati; in caso di rachitismo con ipofosfatemia vitamina D-resistente o ridotta funzionalità dei reni (insufficienza renale), il medico farà continuare la terapia orale di fosfato
  • medicinali che aumentano l’attività del fegato come la fenitoina (per trattare l’epilessia) o il fenobarbital (un barbiturico
  • medicinali per abbassare i livelli di grassi nel sangue, quali sequestranti degli acidi biliari, inclusa la colestiramina e il sevelamer.

Seguire attentamente la dieta prescritta dal medico. Considerare la dose totale di vitamina D quando si assumono altri prodotti che contengono già vitamina D (ad esempio latticini o preparati contenenti calcio). Assumere sempre un’adeguata quantità di liquidi.

 

A cura di Ma.CRO Lifescience, startup dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Scheda aggiornata a giugno 2023

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