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Effettuato al Centro Cardiologico Monzino il primo intervento in Italia di sostituzione via catetere della valvola tricuspide: senza aprire il torace e senza fermare il cuore. È una notizia straordinaria per i pazienti con insufficienza tricuspidale che, pur avendo una malattia invalidante e ad alto rischio di mortalità, fino a ieri non ricevevano cure adeguate o addirittura non venivano trattati del tutto, motivo per cui la tricuspide è chiamata anche “valvola dimenticata”.

Quando la tricuspide si ammala si crea un rigurgito di sangue, una condizione che, nei suoi stadi iniziali, si rileva fino al 70-90% della popolazione che si sottopone a ecocardiogramma. Mentre forme trascurabili di rigurgito si rilevano anche in individui sani, le forme più gravi dipendono dall’età e dal genere: hanno una maggiore incidenza nelle donne e aumentano con l’avanzare dell’età. Mediamente il 4% delle persone over 75 ha una forma di rigurgito clinicamente significativa. Si stima tuttavia che a oltre il 90% delle persone con forme gravi di rigurgito non viene offerta nessuna forma di cura.

La valvola tricuspide è difficile da trattare per la sua anatomia complessa e la sua posizione sul cuore di difficile accesso. Il sistema di sostituzione valvolare transcatere applicato al Monzino– chiamato “Evoque” - è composto da una struttura in nitinolo (un metallo elastico autoespandibile), da una fascia in tessuto intra-anulare e da lembi di tessuto pericardico animale, equivalente a quello delle tradizionali valvole cardiache. Viene impiantata inserendo un catetere nella vena femorale che spinge la protesi fino al cuore. Il rilascio è guidato dall’ecografia e la protesi si aggancia mediante dei piccoli dentini ai lembi e contro l’anello valvolare, azzerando il rigurgito e ripristinando la normale funzione della tricuspide. L’impianto di Evoque al Monzino è il primo nel nostro Paese, ma si basa sull’esperienza e i dati dello studio internazionale TRISCEND II che ha registrato percentuali di successo della sostituzione nel 95,8 per cento dei casi.

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