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Le sigarette in versione light, scelte da molti perchè ritenute meno dannose, possono portare un danno maggiore di quelle normali.Questo il monito di Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino e segretario dell'AIOT (Associazione Italiana di Oncologia Toracica), che spiega: "Il fumatore, scegliendo sigarette light che sono apparentemente meno pericolose, è portato ad aspirare più profondamente, per una maggior soddisfazione. In questo modo, però - avverte l'esperto - non si rende conto che invia gli agenti chimici cancerogeni proprio nella parte più periferica dei bronchi". Negli ultimi anni la percentuale dei fumatori in Italia si è leggermente ridotta; secondo i dati diffusi oggi il numero medio di sigarette accese ogni giorno è aumentato, passando da 13,6 a 14,1 tra il 2005 e il 2006. Gli ex fumatori, invece, sono 8,8 milioni (di cui 5,4 milioni maschi).



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