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"Esistono cause e comportamenti che minano la fertilità maschile. Alcuni sono molto comuni, ma poco conosciuti o raramente presi in considerazione"ha spiegato Andrea Borini, esperto di fecondazione assistita e direttore scientifico di Tecnobios Procreazione in occasione del 24° congresso della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE) svoltosi a Barcellona. "Le infiammazioni pelviche, e dunque degli organi sessuali, sono tra i principali nemici della fertilità. Quindi una certa esuberanza sessuale, con il consueto rischio di contrarre infezioni anche semplici come candida o chlamidia, può rappresentare un problema".
Più conosciuto il ruolo negativo del fumo. "Evidenze scientifiche - prosegue Borini - dimostrano i danni arrecati dal tabacco all'epitelio ciliato, che non si trova solo nell'apparato respiratorio, ma anche in quello riproduttivo. I grandi fumatori, insomma, oltre a scontare eventuali problemi di disfunzione erettile, devono fare i conti con pochi, e spesso poco mobili, spermatozoi". Ma la corsa a ostacoli verso la culla non finisce qui. "Gli emuli di Arnold Schwarzenegger corrono rischi se per avere muscoli d'acciaio e voluminosi sono pronti a ricorrere anche al doping con anabolizzanti, che - precisa Borini - essendo a base di estrogeni, cioè ormoni femminili, non solo riducono la libido ma anche il seme maschile". Infine, anche la moda può ridurre le chance di vedersi un giorno spingere la carrozzina del proprio bebè. "Vestiti troppo attillati rappresentano un problema tecnico perchè tengono troppo "al caldo" i testicoli, che invece sono posizionati naturalmente in modo da restare a una temperatura più bassa rispetto al resto del corpo. "Dunque slip, o pantaloni troppo stretti sono controindicati". Meglio boxer e taglie comode, "così come - conclude l'esperto - per la stessa ragione sarebbe consigliabile non stare seduti troppe ore al giorno. Lavoro permettendo".



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