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Scale sotto cui non passare, o gatti neri che attraversano la strada. La superstizione sopravvive ancora oggi, a dispetto della maggiore istruzionee dei progressi della scienza. Ma c'è una ragione, e per di più scientifica, frutto addirittura della teoria evoluzionistica di Darwin. "Le credenze che hanno accompagnato la storia dell'uomo sin dai suoi inizi - spiegano i biologi evoluzionisti dell'università di Harvard e dell'ateneo di Helsinki (in Finlandia) - ancorchè non certificate dalle evidenze scientifiche hanno offerto sempre una via di fuga verso una presunta maggiore sicurezza. Dando l'illusione di poter scansare un avvenimento nefasto semplicemente comportandosi in un modo piuttosto che in un altro".
Per dare un senso alle credenze e poi smontarle del loro significato, gli scienziati hanno utilizzato un modello matematico. In questo modo sono riusciti a dimostrare che ogni superstizione si tramanda e permane nella cultura popolare fintanto che il rapporto costi-benefici resta favorevole. Ossia finchè credere conviene rispetto ad accettare i rischi che l'eventuale rapporto causa-effetto comporta. "Certo la situazione si complica - ammettono le due èquipe - quando un certo risultato può avere numerose cause".

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