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Un team di chirurghi italiani lancia una nuova tecnica che non prevede la classica incisione con il bisturi per intervenire nei casi di reflusso gastroesofageo.Si passa dalla bocca per raggiungere lo stomaco del paziente e intervenire sul cardias, la valvola che lo separa dall'esofago. A sperimentare la nuova procedura chirurgica è un gruppo di ricercatori dell'ospedale San Raffaele di Milano che, parallelamente a un'èquipe belga, l'ha utilizzata per la prima volta al mondo per intervenire su 25 pazienti, poi seguiti per due anni. "Il 93% non manifestava più alcun sintomo - spiega Pier Alberto Testoni, direttore dell'Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano - mentre nel 30% dei casi vi era anche una riduzione dei farmaci antireflusso". La tecnica si affianca ai due trattamenti tradizionali utilizzati finora per combattere il reflusso gastroesofageo: l'intervento chirurgico con incisione sull'addome e la terapia farmacologica. La nuova tecnica si avvale di una sonda che arriva fino allo stomaco del paziente; l'intervento dura 50 minuti.



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