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Più di 200 euro procapite rispetto ai 169 di Foligno, si fidano ancora in pochi

Il farmaco equivalente fa risparmiare rispetto a quello generico. Eppure a Terni, a fronte di una spesa farmaceutica più alta rispetto ad altrerealtà regionali, l'uso di questo tipo di farmaci è ancora basso. Più basso della media regionale, indicata sul 30% della spesa farmaceutica con il secondo capoluogo che non arriva al 27%. Proprio per questo, Terni ha ampi margini di recupero di risorse.
È uno dei dati emersi nel convegno al Centro multimediale, denominato "Umbria heart of science: alla frontiera della medicina, il futuro è già qui". In esso sono stati affrontati anche gli aspetti legati ai farmaci generici, ora definiti farmaci equivalenti. I farmaci, cioè, non coperti dal brevetto e recanti al posto del nome commerciale quello del principio attivo. Quello del consumo di queste medicine a Terni è uno dei dati forniti nella sua relazione dal direttore del dipartimento di assistenza farmaceutica dell'Asl 4 Fausto Bartolini, secondo il quale "si può incidere sia sul versante della spesa farmaceutica assoluta, sia sulla bassa quota di utilizzo di farmaci generici, risorse indispensabili per finanziare i nuovi farmaci biologici. Altrimenti si rischia di sprecare risorse inutilmente e di non poter garantire la terapia a chi ne ha fortemente bisogno".
Nel convegno sono emerse le caratteristiche principali dei farmaci equivalenti, da utilizzare comunque con prudenza e affidando al medico la possibilità di decidere quando possono sostituire le altre medicine. Intanto danno l'opportunità di risparmiare almeno il 20% rispetto al farmaco originario in possesso di marchio, con conseguente abbattimento di costi a carico della spesa farmaceutica del Servizio sanitario nazionale. Anche per i farmaci cosiddetti "da banco", non a carico del Servizio, l'utilizzo di prodotti generici costituisce un vantaggio economico per i cittadini. Dall'uso di questi, tra l'altro, possono essere anche recuperate risorse per finanziare l'utilizzo di farmaci innovativi per gravi patologie.
I dati illustrati da Bartolini evidenziano anche come la spesa per i farmaci generici in Italia sia la più bassa d'Europa, pari al 30% di quella complessiva. L'Umbria, su questo, è in linea con le altre regioni. Ma a Terni la percentuale resta al di sotto del 27%, in una città con una spesa farmaceutica territoriale per singolo cittadino sui 200 euro al mese, a fronte dei quasi 170 di Foligno.

Fonte: Il Messaggero, 10/01/2010



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