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All'indomani dell'approvazione da parte del Senato della norma sui farmaci equivalenti che rende obbligatoria la prescrizione del principio attivo, a meno di motivazioni esplicitamente indicate dal medico stesso, il presidente di AssoGenerici, Giorgio Foresti, commenta: “Non possiamo che apprezzare la posizione del Governo e il lavoro dei parlamentari che hanno contribuito alla stesura della nuova norma sulla prescrizione dei farmaci equivalenti. Come ha ben detto il ministro Balduzzi, in questo modo la pratica prescrittiva italiana si avvicina a quella europea e nordamericana, con il giusto risalto dato al principio attivo, lo stesso risalto che gli è dato nei libri di testo su cui si formano i medici. Mi sembra che venga sancito una volta per tutte che è il principio attivo a curare, non la marca. Come mi sembra che siano smentite le paure di essere espropriati di competenze, tesi questa espressa da una parte dei medici: è possibile chieder la non sostituibilità del medicinale a fronte di una motivazione. Un meccanismo che ricalca quello attuato con le note AIFA, per esempio”.

Prosegue: “Vorrei far notare che questo meccanismo può liberare le dinamiche della concorrenza e contribuire a un’ulteriore riduzione della spesa per il Servizio sanitario in una proiezione futura. Ed è questo che dovrebbe fare una spending review: attivare meccanismi di razionalizzazione capaci di lavorare nel tempo, non tagli lineari il cui effetto si esaurisce tra una manovra economica e l’altra. Mi sembra che la norma approvata ora sia un esempio perfetto”.

Fonte www.assogenerici.it

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