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Mentre gli italiani cominciano ad abituarsi alle nuove regole sulle prescrizioni dei medicinali e prendono confidenza con i farmaci generici (per ora al 17% di quota di mercato), domenica 13 gennaio il Corriere della Sera si è occupato proprio degli equivalenti nelle pagine dedicate alla salute.
“Se soffrite per la prima volta di una malattia – ricorda il Corriere – e per curarla sono disponibili anche farmaci equivalenti, il vostro medico è tenuto a indicare il principio attivo del medicinale sulla ricetta rossa, che altrimenti non è valida. Può aggiungere, però, anche il nome di uno specifico farmaco, sia di marca sia generico. Qualora scriva sulla ricetta “non sostituibile”, motivando la sua scelta, il farmacista dovrà darvi proprio quel medicinale, e non potrà cambiarlo con un altro. Se invece avete già una malattia cronica, potrete continuare ad assumere il solito farmaco che vi ha sempre prescritto il dottore.”


Seguono i commenti di Giacomo Milillo, segretario nazionale della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), di Valeria Fedeli, vicepresidente di Federconsumatori che ha avviato una campagna informativa per i cittadini, e Annarosa Racca, presidente di Federfarma che ricorda che i farmacisti sono pronti a dare spiegazioni e chiarimenti.

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