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Un aumento del 6,8 per cento rispetto allo scorso anno, raggiungendo così il 44,5 per cento del totale. È la spesa complessiva per i farmaci equivalenti nella Regione Veneto secondo quanto emerge nel rapporto «Prescrizione farmaceutica attraverso le farmacie convenzionate» riportato dal quotidiano l’Arena di Verona. L´Ulss in cui più di altre è diffuso l´utilizzo dei farmaci generici è quella di Legnago. «Se le altre aziende si fossero allineate all´Ulss 21», si legge nel rapporto, del Coordinamento unico sul farmaco, «la Regione avrebbe risparmiato circa 13,7 milioni di euro».
La spesa lorda sostenuta lo scorso anno dalla Regione Veneto per i farmaci di fascia A, ossia erogati dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) è stato di 815 milioni di euro. Complessivamente il Servizio sanitario nazionale si è fatto carico di 636 milioni di euro, mentre i cittadini veneti hanno dovuto tirare fuori dai portafogli 124 milioni di euro (i rimanenti 55 milioni di euro, si legge nel rapporto, rappresentano lo sconto operato dalle farmacie). Lo scorso anno la spesa lorda per i farmaci di fascia A è diminuita del 6,7 per cento rispetto al 2011.
La spesa a carico del Servizio sanitario nazionale è diminuita dell´8,6 per cento, lo sconto delle farmacie del 6,8 percento, mentre il contributo del cittadino è aumentato dell´1,4 per cento come quota fissa (ossia il ticket sulla ricetta) e del 7,5 come differenza dovuta rispetto al prezzo di riferimento per i farmaci equivalenti. A fronte di una diminuzione della spesa del 6,7%, si legge nel rapporto regionale, il numero di assistiti che hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci è diminuito del 2%, con conseguente diminuzione del costo per assistito del 4,8%.

 

Fonte Assogenerici

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