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Tra gli effetti più temuti dalle donne in menopausa, la caduta dei capelli è certamente il primo per il forte impatto sull'autostima e sul benessere emotivo. Sfortunatamente, ad oggi le opzioni terapeutiche sul mercato sono limitate e invece, è un problema molto frequente: colpisce circa il 40% delle donne sopra i 60 anni. Ora però, al meeting annuale della North American Menopause Society, che si è tenuto a Washington, è stata presentata una nuova opportunità di cura che riaccende le speranze di molte pazienti che sperimentano il disagio della perdita di capelli, a causa dei cambiamenti ormonali. Si tratta dei nutraceutici, composti bioattivi derivati da fonti alimentari, le cui proprietà sono state descritte in uno studio dell’Ablon Skin Institute and Research Center in California.

I risultati infatti suggeriscono che un integratore nutraceutico può migliorare la crescita e la qualità dei capelli. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno confrontato i risultati a 6 mesi e 12 mesi di un trattamento con nutraceutici e hanno scoperto che il conteggio medio totale dei capelli è aumentato in modo significativo e progressivo nelle donne in perimenopausa e postmenopausa. La qualità e il numero dei capelli sono aumentati significativamente del 40% con pochi o nessun effetto collaterale, insieme a una diminuzione del processo di caduta dei capelli.

“Con l’invecchiamento della nostra società e il fatto che le donne ora trascorrono circa un terzo della loro vita nel periodo postmenopausale, la ricerca sugli interventi per i sintomi della menopausa, compreso il diradamento dei capelli, è fondamentale, soprattutto con le opzioni terapeutiche così limitate”, afferma Dr. Glynis Ablon dell’Ablon Skin Institute and Research Center in California e autore principale dello studio. “La perdita dei capelli è una preoccupazione significativa per le donne di mezza età”, afferma Stephanie Faubion, direttore medico del NAMS. “Ulteriori ricerche aiuteranno a confermare l’efficacia a lungo termine degli integratori nutraceutici”, conclude.

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