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Il virus di Epstein-Barr (EBV), un virus dell’herpes che può causare la mononucleosi infettiva e provocare infezioni latenti croniche, potrebbe essere la principale causa di sclerosi multipla. Questa è la conclusione a cui è giunta una ricerca condotta dagli scienziati della TH Chan School of Public Health (Usa), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science. La sclerosi multipla è una malattia progressiva che colpisce 2,8 milioni di persone in tutto il mondo, per la quale non esiste ancora una cura definitiva.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno esaminato i dati riguardanti 10 milioni di giovani adulti in servizio attivo nelle forze armate statunitensi. Il team di ricerca, guidato dallo scienziato Alberto Ascherio, ipotizza da diversi anni che il virus di Epstein-Barr possa giocare un ruolo nell’insorgenza della patologia. In questo studio, i ricercatori hanno identificato 955 soggetti della coorte a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla. Stabilire una relazione causale tra il virus e la malattia è stato tuttavia piuttosto difficile, perché l’EBV infetta circa il 95 per cento della popolazione adulta, mentre la sclerosi multipla è una malattia relativamente rara e si manifesta diversi anni dopo l’infezione da EBV. Gli esperti hanno analizzato campioni di siero prelevati ogni due anni.

In questa coorte, riportano i ricercatori, il rischio di sclerosi multipla è aumentato di 32 volte dopo l’infezione da EBV, ma è rimasto invariato dopo l’infezione con altri virus. I livelli della degenerazione nervosa tipica della sclerosi, riportano gli studiosi, risultavano aumentati solo dopo l’infezione da virus di Epstein-Barr. Il ritardo tra infezione da EBV e insorgenza della sclerosi, ipotizzano gli esperti, può essere in parte dovuto al fatto che i sintomi della malattia non compaiono nelle fasi iniziali dell’infezione e in parte alla relazione in evoluzione tra il virus e il sistema immunitario dell’ospite. “Attualmente non esiste una cura efficace per l’infezione da EBV – conclude Ascherio – ma grazie a una conoscenza più approfondita dei meccanismi alla base del legame tra la sclerosi e il virus di Epstein-Barr si potrebbe riuscire a sviluppare un vaccino specifico in grado di prevenire o curare la sclerosi multipla”.

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