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Più i quartieri offrono spazi percorribili facilmente a piedi, minori sono le possibilità che i residenti soffrano di obesità e diabete. In questo senso l’organizzazione urbana - edifici, quartieri, parchi, piste cicalabili, ecc - può avere un impatto diretto sulla salute delle persone. A confermarlo è stata una metanalisi condotta dall’Università di Toronto in Canada, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Endocrine Reviews.

I ricercatori hanno esaminato diversi studi già precedentemente condotti sull’ambiente edilizio e sui loro effetti sulla salute pubblica. Ad esempio, un ampio studio basato su una popolazione su 32.767 persone ha rilevato che la prevalenza dell’obesità tra gli adulti che vivono in quartieri altamente pedonabili rispetto a quelli che vivono in aree a bassa percorribilità era del 43% contro il 53%. Inoltre, uno studio su 1,1 milioni di adulti con livelli di zucchero nel sangue normali ha rilevato che l’incidenza del pre-diabete era del 20% più alta tra le persone che vivevano in aree meno percorribili dopo 8 anni di follow-up. Un altro studio su 1,6 milioni di adulti ha rilevato una probabilità dal 30% al 50% in più di sviluppare il diabete tra le persone che vivono in aree poco pedonabili rispetto a quelle altamente pedonabili. In uno studio canadese basato sulla popolazione, il passaggio da un quartiere poco “pedonabile” a uno altamente percorribile è stato associato a una probabilità inferiore del 54% di ricevere una diagnosi di ipertensione.

“L’ambiente edilizio può influenzare i livelli di attività fisica promuovendo forme di trasporto attive, come camminare e andare in bicicletta rispetto a quelle passive, come l’uso dell’auto”, afferma Gillian L. Booth dell’Università di Toronto, St. Michael’s Hospital of Unity Health Toronto e ICES in Ontario, Canada. “Riuscire ad orientare le scelte di trasporto dei residenti può significare che far partecipare più cittadini all’attività fisica senza programmi di esercizi strutturati”, aggiunge. Lo studio ha anche osservato che l’inquinamento atmosferico e le alte concentrazioni di fast-food sono fattori di rischio per il diabete e possono ridurre sostanzialmente i vantaggi di vivere in un quartiere pedonale. “Abbiamo bisogno di politiche che promuovano abitudini alimentari più sane e opportunità per impegnarsi in forme attive di trasporto”, conclude Booth.

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