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Piccole smorfie del volto, perfino un sorriso. Sono questi i segni più evidenti di miglioramento dello stato neurologico raggiunto da tre bambini in stato vegetativo dopo arresto cardiaco extra-ospedaliero (ACEO), dopo esser stati sottoposti ad una terapia combinata al Policlinico Gemelli di Roma. In uno studio pubblicato sulla rivista Biology Direct, il nuovo trattamento combinato con Nerve Growth Factor ricombinante umano, somministrato per via intranasale insieme alle stimolazioni elettriche transcraniche a corrente continua (tDCS), ha prodotto risultati molto importanti.

L’ACEO è uno dei problemi più gravi che interessino l’età pediatrica: il tasso di sopravvivenza varia con l’età e dei motivi dell’arresto cardiaco, ma rimane comunque molto basso e dipende dall’età del bambino, dalle sue cause e dal tempo trascorso prima della rianimazione cardio-polmonare. A oggi non ci sono terapie efficaci nel produrre un miglioramento significativo in questi bambini.

“Le tDCS costituiscono un metodo di stimolazione cerebrale non invasivo, che agisce tramite una corrente continua mediante elettrodi posti sul cranio dei piccoli pazienti. Le tDCS – spiega Antonio Chiaretti, direttore del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e associato di Pediatria generale e specialistica all’Università Cattolica - sono state testate come un’efficace opzione terapeutica per un’ampia gamma di disturbi neurologici pediatrici, come il deficit di attenzione e il deterioramento cognitivo post-asfissia. L’NGF invece è una neurotrofina, scoperta dalla professoressa Rita Levi Montalcini, che presenta numerose attività neuroprotettive sul sistema nervoso centrale e periferico, quali la crescita neuronale, la differenziazione e la sopravvivenza delle cellule cerebrali”. Dopo il trattamento, con NGF in via intranasale e tDCS, tutti i bambini hanno evidenziato l’acquisizione di movimenti volontari delle dita, della mimica facciale e della postura, con conseguente migliore interazione con i genitori e i propri caregivers.

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