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Più della metà della popolazione generale negli Stati Uniti e in Europa soffre di secchezza oculare, ma solo il 20% dei pazienti europei e il 17% dei pazienti statunitensi hanno ricevuto una diagnosi e possono aspettare anni per un aiuto professionale. Queste sono le conclusiono di una ricerca presentata al 43esimo congresso della Società Europea di Chirurghi della Cataratta e della Refrattività. “I risultati dei nostri studi – spiega Piotr Wozniak, chirurgo refrattivo e specialista dell’occhio secco presso le cliniche oculistiche Optegra di Varsavia, in Polonia, nonché docente e istruttore clinico presso l’Università Cardinal Stefan Wyszyński di Varsavia – rivelano un gruppo consistente di pazienti che soffrono senza alcun aiuto".

Il questionario europeo ha esplorato i motivi per cui le persone non cercano un trattamento. "Molti considerano l’occhio secco una normale conseguenza dell’invecchiamento e qualcosa da sopportare", dice Wozniak. "Il ritardo nella ricerca del trattamento è preoccupante, soprattutto perché l’occhio secco è una malattia progressiva e un intervento precoce può prevenire un circolo vizioso di infiammazione”.

Altri risultati dello studio hanno mostrato che il 60% dei pazienti affetti da secchezza oculare ha atteso almeno quattro mesi prima di cercare aiuto e il 20% ha atteso più di un anno prima di parlare con un medico dei propri sintomi. Molti pazienti hanno smesso di guidare di notte (17%), non si sono più truccati (14,8%) o hanno ridotto l’uso di riscaldamento o aria condizionata (15,2%) a causa dei sintomi di secchezza oculare incontrollata. Un paziente su tre (34%) ha riferito che i sintomi erano peggiorati nell’ultimo anno e solo il 9% ha dichiarato di aver notato un miglioramento. Il primo e più comune trattamento è stato l’applicazione di colliri lubrificanti, scelti dal paziente stesso o da un oculista o da un medico. Tuttavia, solo il 25% dei pazienti riteneva che il trattamento in uso fosse specificamente studiato per le proprie esigenze.

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