MENU

I bambini e gli adolescenti hanno il doppio delle probabilità di sviluppare il Long Covid dopo una seconda infezione da SARS-CoV-2 rispetto ai coetanei che hanno contratto il virus una sola volta. È quanto emerge da un ampio studio finanziato dai National Institutes of Health (NIH) e pubblicato su Lancet Infectious Diseases. I risultati contrastano con la percezione diffusa che il Covid nei più giovani sia sempre “lieve” e che le reinfezioni non comportino rischi aggiuntivi.

Tra le condizioni associate al Long Covid, la più comune è la miocardite, con un rischio triplicato dopo la seconda infezione. Anche la probabilità di coaguli di sangue risulta più che raddoppiata. Inoltre, i bambini presentano un rischio maggiore di danni renali, aritmie, cefalee, dolore addominale e grave affaticamento.

“I risultati supportano una delle ragioni più forti per vaccinarsi: più vaccini significano meno infezioni e quindi minore rischio di Long Covid”, sottolinea Ravi Jhaveri, responsabile di malattie infettive pediatriche al Lurie Children’s Hospital di Chicago e autore dello studio.

La ricerca ha analizzato i dati di oltre 465mila bambini e adolescenti tra gennaio 2022 e ottobre 2023, periodo in cui Omicron era dominante. Lo studio rientra nell’iniziativa RECOVER del NIH, che coinvolge 40 ospedali pediatrici statunitensi e mira a chiarire gli effetti a lungo termine del Covid. È la prima e più ampia indagine longitudinale sul Long Covid dopo reinfezione in età pediatrica. I ricercatori intendono ora monitorare i pazienti su periodi più lunghi e valutare se nuove varianti possano modificare il rischio, esplorando strategie preventive mirate.

Articoli Correlati

x