Farmaco essenziale di classe A, erogato gratuitamente al cittadino
Ricetta medica obbligatoria
Fiale da 3 mg/3 ml
A che cosa serve
Prevenzione e trattamento di nausea e vomito indotti da chemio e radioterapia in soggetti di peso superiore a 50 kg.
Quanto ne serve
La posologia deve essere definita dal medico in relazione al tipo di chemio e/o radioterapia utilizzate e alla sensibilità del singolo paziente.
Negli adulti e negli anziani, la dose massima consentita nell'arco di 24 ore è pari a 9 mg (3 dosi da 3 mg/3 ml, opportunamente diluito). Le dosi successive alla prima devono essere somministrate a distanza di almeno 10 minuti.
Negli adolescenti di peso superiore a 50 kg, il dosaggio va definito in base al peso 40 mcg/kg (40 mcl/kg), fino a un massimo di 3 mg/die. Se necessario, è possibile prevedere una seconda somministrazione, distanziata di almeno 10 minuti.
Come e quando si prende
Viene somministrato attraverso iniezioni endovenose lente (almeno 30 secondi) o per infusione. La prima dose deve essere assunta prima dell'inizio della terapia antitumorale.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Granisetron è un farmaco efficace e molto ben tollerato che permette di attenuare uno dei più fastidiosi effetti collaterali di alcune terapie antitumorali (chemioterapia citostatica e radioterapia), migliorando la qualità di vita e lo stato fisico generale dei pazienti oncologici.
Il suo impiego non presenta particolari controindicazioni, ma è richiesta cautela nella somministrazione di Granisetron a pazienti con patologie cardiache (in particolare, aritmie) e in gravidanza. Non va assunto durante l'allattamento.
Un effetto collaterale abbastanza comune di questo antiemetico consiste nella riduzione della motilità intestinale, con possibilità di stipsi severa che deve essere opportunamente monitorata e contrastata.
Granisetron può interferire con alcuni altri farmaci, ma il suo impiego sotto controllo medico tutela da possibili inconvenienti in questo senso.