Trattamento dell’ulcera duodenale e gastrica attiva, trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), eradicazione dell’Helicobacter pylori, trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.
compresse gastroresistenti 10 mg e 20 mg
A che cosa serve
Rabeprazolo è un farmaco della famiglia degli inibitori della pompa protonica, medicinali che riducono drasticamente la secrezione di acido da parte delle cellule dello stomaco. Viene utilizzato per:
- ulcera duodenale attiva
- ulcera gastrica benigna attiva
- malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa
- trattamento di mantenimento a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica)
- eradicazione dell’infezione da Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici in caso di ulcera peptica.
- sindrome di Zollinger-Ellison
Quanto ne serve
La dose orale raccomandata sia per l'ulcera duodenale attiva, sia per l'ulcera gastrica benigna attiva, è di 20 mg da assumersi una volta al giorno al mattino per quattro settimane. Nel caso della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa: la dose orale raccomandata è di 20 mg da assumersi una volta al giorno per quattro-otto settimane. Per il trattamento a lungo termine della MRGE può essere utilizzata una dose di mantenimento di Rabeprazolo di 20 mg o 10 mg una volta al giorno, in funzione della risposta ottenuta. Nel trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave senza esofagite, va utilizzata una compressa da 10 mg una volta al giorno. Nel caso della sindrome di Zollinger-Ellison la dose iniziale raccomandata per gli adulti è di 60 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata gradualmente fino a 120 mg/die in base al bisogno individuale.
Come e quando si prende
Nelle indicazioni che prevedono la somministrazione una volta al giorno, le compresse di rabeprazolo devono essere assunte al mattino, prima del pasto; anche se né l'orario, né l'assunzione di cibo influiscono sull'attività del rabeprazolo, questo regime facilita l'aderenza al trattamento.
Le compresse di rabeprazolo non devono essere masticate o frantumate, ma devono essere deglutite intere.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Le reazioni avverse segnalate più comunemente negli studi clinici condotti con il rabeprazolo sono state cefalea, diarrea, dolore addominale, astenia, flatulenza, eruzione cutanea e bocca secca. La maggior parte degli eventi avversi osservati è stata di entità lieve o moderata e di natura transitoria. Rabeprazolo è controindicato durante la gravidanza e l'allattamento. La somministrazione congiunta del rabeprazolo e di farmaci antifungini come ketoconazolo o itraconazolo può ridurre in misura significativa l’efficacia di questi farmaci. Rabeprazolo non deve essere impiegato insieme ad atazanvir, farmaco utilizzato per la cura dell’infezione da Hiv.