Farmaco essenziale di classe A, erogato gratuitamente al cittadino nei casi previsti dalla nota 55 dell’AIFA
Ricetta medica obbligatoria
Flacone polvere + fiala solvente per iniezioni intramuscolari da 1 g/4 ml
A che cosa serve
Trattamento di infezioni batteriche dell’apparato respiratorio (polmoniti), delle vie biliari e urinarie, peritoniti, meningiti e setticemie.
Quanto ne serve
Negli adulti, il dosaggio abituale previsto è di 1 g ogni 8 ore oppure 2 g ogni 12 ore, aumentabili fino a 3 g ogni 12 ore in caso di infezioni gravi. Nei bambini la posologia varia in relazione al peso e all’età. Negli anziani il dosaggio giornaliero massimo non deve superare i 3 g.
Come e quando si prende
Viene somministrato una volta al giorno attraverso iniezioni intramuscolari.
Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni
Ceftazidima è un antibiotico betalattamico della classe delle cefalosporine abbastanza ben tollerato. I principali effetti collaterali comprendono nausea, vomito, diarrea, malessere addominale, eruzioni cutanee, orticaria, mal di testa e vertigini. Inoltre, talvolta può causare problemi al fegato e ittero da ostruzione delle vie biliari.
Il suo impiego è controindicato in caso di ipersensibilità alle cefalosporine (spesso presente in chi è allergico alle penicilline), gravi alterazioni della funzionalità del fegato e dei reni. In gravidanza e durante l’allattamento va usata soltanto in mancanza di alternative valide.
Le cefalosporine possono interferire con altri farmaci. Per evitare inconvenienti è importante segnalare al medico tutti i medicinali da prescrizione e da banco (OTC), i prodotti fitoterapici e gli integratori che si stanno assumendo o che si vorrebbe utilizzare. In particolare, va evitata l’associazione con farmaci anticoagulanti, ormoni estrogeni (per esempio, pillola anticoncezionale e terapia ormonale sostitutiva) e antiacidi.