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La donna reagisce meglio ai malanni di stagione, tra cui spicca l'influenza, grazie a una diversa regolazione ormonale.

Sul quadretto di un “lui” stremato da una banale influenza come fosse travolto da un treno mentre “lei” risponde tuttalpiù rallentando il suo ordinario attivismo c’è molto folklore, stereotipo e letteratura, oltre a qualche lite di coppia. Solo che adesso la letteratura è anche scientifica. La donna reagisce meglio ai malanni di stagione, per le ragioni accertate da una ricercatrice della Johns Hopkins University di Baltimora.

L'annuncio calza a pennello con la stagione delle influenze e le relative previsioni. Quelle dell'Istituto Superiore di Sanità sono stavolta clementi. Si prospetta “un'annata a bassa intensità”, secondo il Direttore del Dipartimento Malattie Infettive Giovanni Rezza, specie in raffronto al picco dell'inverno scorso su cui incise anche il caos vaccini che, seppur poi rientrato, scoraggiò molti ad adottarli. Quest'anno fa meno freddo, almeno per ora (si prospettano però picchi a febbraio e possibili prolungamenti della stagione influenzale), e, rassicurazione ulteriore, nessuna mutazione è riscontrata nei virus, né emerge “alcun allarme” dal nuovo “EAH1N1” isolato in maiali in Cina.

Tutto sotto controllo, dunque, e questo vale soprattutto per le donne. Tecnicamente, il loro vantaggio, spiega la studiosa Sabra Klein, sta negli ormoni. Si è riscontrato cioè che le cellule nasali – le più esposte all'influenza – reagiscono diversamente nelle donne grazie agli estrogeni, i quali agiscono da recettori e riducono la riproduzione del virus, nel proprio corpo e anche verso terzi.

La scoperta rappresenta uno sviluppo di altre ricerche che hanno evidenziato le proprietà antivirali degli estrogeni dinanzi a patologie gravi quali l'Hiv, l'Ebola e l'epatite. Niente generalizzazioni sulla “lady di ferro”, naturalmente, pena cadere nell'opposto stereotipo: esistono patologie in cui è proprio il gentil sesso a risultare più esposto, quali alcune categorie di dolore cronico.

In ogni caso è ora accertato che le donne hanno quest'arma in più. Con quel che rivela per il loro benessere “stagionale”, oltre che per la ricerca, inclusa quella “di genere”.

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