MENU

Una copertura vaccinale continua, da zero a cent'anni, superando le distinzioni tra persone sane o a rischio, per età o particolare condizione di fragilità, con l'inclusione di tutti i prodotti utili alla promozione di un ottimale stato di salute. È l'obiettivo che si pone il "Calendario vaccinale per la vita" presentato nei giorni scorsi a Roma dalla Federazione italiana medici pediatri, dalla Federazione italiana medici di medicina generale e dalla Società italiana di igiene.

La proposta rappresenta dunque una risorsa per futuri aggiornamenti del Piano nazionale vaccini, che nella sua versione 2012-2014 è stato approvato il 22 febbraio scorso come intesa Stato-Regoni, dopo che l'ultima era scaduta nel 2005 e mai rinnovata.

Il Piano nazionale, ha spiegato Stefania Iannazzo della direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute, "rappresenta uno strumento chiave per la gestione delle politiche vaccinali in tutto il Paese - ha sottolineato - garantendo l'omogeneità di offerta e l'equità di accesso alla prevenzione vaccinale. Ben venga l'iniziativa di Fimp, Fimmg e Siti come opportunità per mantenere viva l'attenzione sulle vaccinazioni".

"L'iniziativa è nata dalla scorta di molteplici esigenze" ha dichiarato Giuseppe Mele, Presidente FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri "Prima di tutto dalla necessità condivisa di un rilancio delle vaccinazioni, non solo nell'ambito pediatrico ma, anche in quello della medicina generale, in un contesto storico successivo all'esperienza della pandemia da virus H1N1 che, ha portato un calo dell'attenzione popolare all'importanza della pratica vaccinale. In seconda istanza dalla necessità di condividere un calendario vaccinale ottimale, suffragato da un'attenta e precisa analisi scientifica come punto di arrivo della migliore offerta possibile da sottoporre all'attenzione delle Istituzioni, da sempre deputate all'emanazione dei calendari nazionali e regionali. Infine dalla necessità di promuovere una cultura vaccinale omogenea nella classe medica senza distinzione dei ruoli di assistenza e dei servizi o nelle fasce di età che si dovrebbero tutelare."

Fonte FederAnziani

Articoli Correlati

x