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È stata pubblicata lo scorso 14 agosto in Gazzetta Ufficiale la nuova norma sui farmaci equivalenti contenuta tra le disposizioni approvate dal Governo in materia di razionalizzazione della spesa pubblica.
Dal 15 agosto i medici sono obbligati a prescrivere il principio attivo sulla ricetta e non più la marca. Con la ricetta ci si recherà in farmacia dove verrà proposto il farmaco equivalente dal prezzo più basso, ferma restando la possibilità da parte del cittadino di richiederne uno specifico (di marca), facendosi carico della differenza di prezzo tra il generico più economico e il farmaco richiesto. Questo avverrà anche nel caso in cui il medico indichi la non sostituibilità del farmaco di marca prescritto.

Fanno eccezione a queste regole le terapie croniche già in corso. In questo modo, come precisa il Ministero della Salute, “il legislatore ha evitato di introdurre una normativa che potesse provocare possibili, sebbene rari, inconvenienti, nel corso di una terapia, a causa del passaggio da un medicinale all’altro, sia pur di uguale composizione”.

Per quanto riguarda i sistemi informatici, saranno “adeguati nel corso dei prossimi due mesi”. Ma nel frattempo, "in attesa che i sistemi informatici per la compilazione della ricetta online e per la trasmissione dei relativi dati vengano adeguati alle nuove norme con l’indicazione del principio attivo, i medici dovranno ricorrere ad una compilazione, parzialmente o totalmente manuale, della ricetta, a seconda del software di cui dispongono”.

Fonte www.assogenerici.it

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