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Molte allergie alla penicillina sono più una convinzione che non un dato reale.

Secondo una serie di dati presentati ad Atlanta (Usa) al convegno annuale dell'American College of Allergy, Asthma an Immunology (Acaai) molti dei presunti allergici a questo antibiotico in realtà non hanno mai ricevuto una conferma della diagnosi da parte di test allergologici specifici. Uno studio coordinato da Thanai Pongdee, allergologo della Mayo Clinic, di Cleveland (Ohio) ha rilevato che ben il 94% delle persone convinte di essere allergiche alla penicillina può risultare negativo ai test allergologici.

“Una gran parte degli individui coinvolti nel nostro studio che aveva una storia di allergia alla penicillina in realtà non era allergica – ha raccontato l'allergologo – Queste persone potrebbero aver avuto una risposta sfavorevole alla penicillina in qualche momento nel passato, come un'orticaria, ma ora non hanno mostrato nessun segno di allergia alla penicillina”. In un altro studio i test cutanei hanno smentito la presenza delle presunte allergie alla penicillina in 29 dei 38 pazienti coinvolti, permettendo di modificare la terapia farmacologica e, essendo la penicillina in varie formulazioni disponibile come farmaco equivalente, di ridurne così i costi, perché si può evitare il ricorso a farmaci più impegnativi economicamente, sempre che il quadro microbiologico delle resistenze batteriche lo consenta. “Quando ci viene detto che siamo allergici a qualcosa è importante essere visitati e testati da un allergologo, che ha la preparazione specializzata necessaria per una diagnosi e un trattamento accurati – ha sottolineato James Sublett, presidente eletto dell'Acaai – Se si è davvero allergici a un farmaco l'allergologo saprà fornire consigli su un'alternativa appropriata”.

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