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Uomini e donne, adulti e bambini. La trombosi colpisce ogni anno 600.000 italiani, causando morte o grave invalidità. Tra loro, 8 mila sono giovani, adolescenti, e bambini ma anche neonati. Come spiega in occasione della 4a Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, Lidia Rota Vender presidente di ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus: “La prevenzione della trombosi non si delega agli esami, si fa concretamente guardandosi allo specchio, diventando consapevoli del rischio che potremmo correre e del pericolo che possiamo evitare”.

La trombosi, cioè la formazione di trombo in un’arteria o in una vena è facilitata da vari fattori di rischio come difetti della coagulazione, alterazioni della quantità di grassi nel sangue, pressione troppo alta del sangue, diabete e fumo di sigaretta. Le manifestazioni della trombosi comprendono l’infarto del miocardio, l’ictus e le arteriopatie delle gambe quando è colpito il sistema arterioso e trombosi venosa profonda, tromboflebite o embolia polmonare quando il trombo si localizza nelle vene.

Tenere sotto controllo i fattori di rischio con uno stile di vita corretto e quando necessario con farmaci, oggi disponibili come equivalenti quindi alla portata di tutti, riduce enormemente i casi di trombosi. "Sono troppi coloro che ancora oggi ignorano quanta differenza fa lo scegliere consapevolmente, giorno dopo giorno, uno stile di vita intelligente, che non richiede denaro, né fatica, solo volontà, per proteggere il nostro cuore, il nostro cervello, il nostro corpo dalle malattie cardiovascolari da trombosi. Ictus,embolia, infarto”, afferma la dottoressa Rota Vender.

Insomma, con un po’ di attenzione si può scongiurare un nemico pericoloso per la vita.

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