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Al primo posto ci sono i disturbi d'ansia (14%), seguiti da insonnia (7%) e depressione maggiore (6,9%), poi i disturbi cosiddetti "somatoformi" (ovvero caratterizzati da sintomi fisici che indurrebbero a pensare a una malattia somatica (6,3%), quindi il disturbo da iperattività e deficit dell'attenzione-Adhd (5% dei giovani), la dipendenza da alcol e droghe (4%) e infine la demenza (dall'1% nella fascia compresa tra i 60 e i 65 anni al 30% fra gli 80enni). E’ la classifica dei disturbi mentali più diffusi nella popolazione europea, stilata in occasione del 23° Congresso dell'Associazione europea di psichiatria (Epa) che ha visto riuniti a Vienna (Austria) i principali esperti a livello mondiale su queste patologie.

Attualmente, secondo i dati snocciolati dagli esperti, in Europa le persone colpite da disturbi mentali di vario tipo sono quasi 165 milioni (su una popolazione di 514 milioni di abitanti, con una percentuale pari quindi al 38%) con un impatto economico stimato in 798 miliardi di euro, ma solo un malato su tre si cura e arriva a rivolgersi a uno specialista.

Le statistiche europee parlano quindi di oltre 61 milioni di malati d'ansia (8 milioni solo in Italia), 29 milioni di insonni e quasi altrettanti depressi (3,9 milioni nel nostro Paese), oltre a 6 milioni di persone affette da demenza, e mettono in evidenza che tutti questi numeri sembrano destinati a crescere nel prossimo futuro. Quanto al nostro Paese, i soggetti con queste patologie si stima siano, in tutto, circa 17 milioni.

I disturbi mentali contribuiscono al 26,6% della disabilità totale (anni persi per mortalità precoce o vissuti in malattia): quelle con un impatto maggiore sono la depressione (7,2%) e l'Alzheimer (7,3%), e i problemi legati all'abuso di alcol (3,4%).

Un problema, quello legato alla salute mentale, che sta assumendo sempre di più i contorni di una questione di sanità pubblica: entro il 2030, avvertono gli esperti, le patologie psichiatriche saranno infatti le malattie più frequenti a livello mondiale. Tra le cause dell'aumento è stata indicata anche la crisi economica.

Sul versante delle cure bisogna ricordare che questi disturbi possono giovarsi di terapie farmacologiche efficaci, attuabili anche con farmaci generici di grande sicurezza, qualità ed economicità.

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