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La depressione cronica può raddoppiare il rischio di ictus negli anziani. E il rischio rimane alto anche quando migliora la salute mentale. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health di Boston, che ha passato in rassegna i dati provenienti da interviste somministrate – nell’arco di 12 anni – a oltre sedicimila ultracinquantenni statunitensi.

Il team di ricerca, coordinato da Paola Gilsanz, ha somministrato le interviste ogni due anni, allo scopo di monitorare la relazione tra ictus e cambiamenti della salute mentale. L’età media dei partecipanti era di 66 anni e la maggior parte di essi, alla partenza dello studio, mostrava pochi sintomi di depressione o addirittura nessuno. Subito dopo aver sviluppato la depressione, i partecipanti mostravano un rischio di ictus leggermente più alto.

Nel corso del periodo di osservazione si sono verificati 1.192 casi di ictus. Ma se la depressione persisteva oltre quattro anni, il rischio di ictus per i due anni successivi era più che doppio, se comparato a quello delle persone che non avevano manifestato sintomi di depressione. Inoltre, nel campione che mostrava un miglioramento dell’umore, il rischio di ictus rimaneva simile per due anni a quello di chi è depresso cronicamente. “Lo studio non dimostra che la depressione causa l’ictus – afferma Paola Gilsanz – ma è possibile che la depressione spinga chi ne è affetto a fumare, bere eccessivamente, a mangiare poco , a non fare attività fisica; comportamenti che potenzialmente possono contribuire ad aumentare il rischio di ictus”.

“È possibile che la depressione produca cambiamenti nel sistema nervoso che conducano attraverso il rilascio di ormoni dello stress a un restringimento dei vasi sanguigni e a un aumento della pressione del sangue”, aggiunge Olajide Williams, direttore dell’Acute stroke service al Columbia University Medical Center di New York. Le conclusioni dello studio sono che è dunque estremamente importante controllare il disturbo psichiatrico. E oggi questo è possibile farlo in modo sicuro anche grazie a farmaci generici, di provata efficacia e convenienza.

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