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La “pillola dell'amore” potrebbe contrastare la malaria. A scoprirlo è un team di ricerca francese guidato da Catherine Lavazec dell'Institut Cochin di Parigi.

Il sildenafil, farmaco disponibile anche in versione generica, che migliora l'afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene rendendo possibile l’erezione, blocca la capacità del Plasmodiun falciparum, parassita responsabile della malaria, di deformarsi per nascondersi al sistema immunitario dell'ospite. In questo modo questo microrganismo può essere eliminato dal sistema di difesa.

Il parassita si nasconde nei globuli rossi dell'uomo quando si trovano ancora nell'organo che li produce, il midollo osseo. In questa fase il plasmodio acquisisce la capacità di deformarsi e di diffondersi a partire dal midollo osseo attraverso la circolazione sanguigna. Questa “malleabilità” gli consente anche di superare il sistema di controllo dell'organismo, che trattiene i globuli rossi vecchi o anormali allo scopo di purificare il sangue.

Una volta libero nel sangue, il parassita diventa accessibile alle zanzare che rappresentano i vettori della malattia. I ricercatori francesi hanno dimostrato in laboratorio che il sildenafil bloccando una molecola specifica (la fosfodiesterasi 5) “irrigidisce” la struttura esterna del parassita della malaria non consentendogli più di deformarsi e di sfuggire così alle cellule del sistema immunitario. Il team di ricerca transalpino ha fatto sapere di avere intenzione di condurre adesso uno studio su volontari. Se si confermeranno i risultati osservati in laboratorio si potrebbe aprire un nuovo capitolo nella lotta alla malaria, malattia che continua a mietere migliaia di vittime ogni anno nel mondo.

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