MENU

Sono ben 208 le prestazioni diagnostiche troppo spesso prescritte in modo inappropriato secondo il Ministero della Salute. Per questo si pensa adesso a un’inversione di tendenza e a un ridimensionamento della rimborsabilità. La mossa voluta dal ministro Beatrice Lorenzin, sintetizzata nel decreto sugli enti locali appena convertito dal Parlamento (che dovrà ottenere il parere positivo del Consiglio Superiore di Sanità), potrebbe avere implicazioni tanto per i medici quanto per i cittadini.

Una volta entrato in vigore, solo in alcuni casi le prestazioni incluse nell'elenco saranno a carico del servizio sanitario; se non ricorrono le condizioni elencate nel documento del Ministero, infatti, i pazienti dovranno pagare di tasca propria. Un esempio? L'esame per individuare il colesterolo alto nelle persone sopra i 40 anni: se è tutto a posto, i valori sono nella norma e non ci sono modifiche nello stile di vita del cittadino e nemmeno nuove terapie, potrà essere ripetuto a carico del servizio sanitario non prima di 5 anni. Diversamente, dovrà pagare l'interessato.

Il grosso dell'operazione riguarda probabilmente le risonanze magnetiche, cioè gli esami più spesso a rischio di inappropriatezza. Sono costosi e spesso vengono svolti (a detta degli stessi radiologi) quando non ce n'è bisogno, tanto da collocare l’Italia in cima alla classifica europea delle prescrizioni di questo accertamento. Previsioni stringenti anche per alcune tac, passate dal Sistema Sanitario Nazionale solo se giustificate da sospetti di malattie oncologiche e da traumi.  

Anche per quanto riguarda i test genetici sono previsti tagli. "Si tratta di prestazioni molto onerose - si legge nella bozza - che vengono prescritte da specialisti ed eseguite una sola volta nella vita. Nel decreto saranno riservate alla diagnosi di specifiche malattie genetiche definite in un elenco a parte". Non sarà quindi più possibile prescriverle per una generica mappatura del genoma o a fini di ricerca. Le prestazioni di genetica interessate sono 53 su 180 e alla loro individuazione hanno contribuito esponenti di rilievo della Società Italiana di Genetica Umana.

Fra le voci che verranno sottoposte a controlli più rigidi anche l'allergologia. Alcuni test allergologici e le immunizzazioni (cosiddetti vaccini) dovranno essere prescritti solo a seguito di visita specialistica allergologica.

Resta sul tavolo il problema delle liste d'attesa, che secondo i più critici potrebbe allungarsi. Un punto sul quale interviene il Tribunale dei diritti del malato (TDM). "Colpisce come all'interno delle misure annunciate dal Ministero sulla inappropriatezza non venga affrontato il nodo delle liste di attesa interminabili, anche di oltre un anno - ha detto Tonino Aceti, coordinatore nazionale del TDM - Cittadinanzattiva Questa agli occhi dei cittadini è la peggiore forma di inappropriatezza vissuta ogni giorno sulla propria pelle, insieme alla necessità di ricorre al privato o all'intramoenia per aggirare le stesse liste di attesa, o vedersi rifiutare una prescrizione dal medico per far quadrare i conti".

Articoli Correlati

x