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"I farmaci contro la disfunzione erettile acquistati al mercato clandestino non hanno effetti, perché spesso non contengono neanche una percentuale minima del principio attivo e portano effetti collaterali non controllati". Questo l'allarme lanciato da Paolo Verze, responsabile scientifico del Simposio "Keeping men healthy", tenutosi a Napoli.

A margine del convegno, organizzato dalla Fondazione Menarini, Verze ha commentato i dati dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) secondo cui cresce in Italia il mercato dei farmaci illegali, che vede in testa proprio le "pillole dell'amore". "Nel mercato della terapia erettile - spiega Verze - c'è sempre stato il problema dell'autoprescrizione, anche perché molti uomini vivono in modo ludico questi prodotti. A questo si è aggiunto un mercato illegale di contrabbando, come testimoniano i dati di molte polizie europee che spiegano come il traffico clandestino che prima era solo di sostanze stupefacenti o sigarette è stato in buona parte sostituito da quello dei farmaci per la disfunzione erettile. Chi li acquista - conclude Verze - lo fa per un risparmio economico e per by-passare l'acquisto in farmacia che crea un imbarazzo o addirittura un blocco psicologico per l'uomo. Ma acquistarli al mercato nero o online è un rischio molto forte".

La disfunzione erettile comunque non deve essere sottovalutata, anche perché potrebbe essere spia di una malattia cardiaca.

"Già nel 2003 uno studio condotto al San Raffaele dimostrò che circa il 70 per cento dei pazienti maschi giunti in pronto soccorso per un infarto cardiaco soffrivano di disfunzione erettile e che nella maggior parte di questi casi i problemi di difficoltà nell’erezione erano insorti mediamente tre anni prima dei sintomi cardiaci”, spiega il professor Francesco Montorsi, primario dell’Unità di Urologia e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. "In tutti i pazienti che oggi lamentano difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione e che abbiano uno o più dei seguenti fattori di rischio associati (età superiore ai 50 anni, diabete mellito, fumo, ipertensione arteriosa) – aggiunge Montorsi - si raccomanda di eseguire la visita specialistica cardiologica con elettrocardiogramma sotto sforzo”.

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