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Non sempre accade, ma quando accade la differenza si fa sentire. I principali decisori e operatori della Sanità hanno sottoscritto un documento congiunto che dichiara guerra al fenomeno inaccettabile dell'indisponibilità dei farmaci,

Non sempre accade, ma quando accade la differenza si fa sentire. I principali decisori e operatori della Sanità hanno sottoscritto un documento congiunto che dichiara guerra al fenomeno inaccettabile dell'indisponibilità dei farmaci, che costringe talora i pazienti a vane peregrinazioni tra un distributore e l'altro alla ricerca dell'agognato medicinale prescritto.

L’accordo è stato sottoscritto dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Ministero della Salute, Farmindustria, Assogenerici, Federfarma Servizi, Associazione Distributori Automatici, nonché le Regioni Lazio e Lombardia, che da mesi hanno avviato iniziative “pilota”, con auspicabilmente il seguito di altri. “Un grande senso di responsabilità dimostrato da tutti”, sottolinea il presidente dell’Aifa Mario Melazzini. Da notare che il “tavolo” è supportato fin dall’anno scorso anche dai Carabinieri del NAS, che nel frattempo hanno già fermato e sanzionato alcuni operatori che hanno inaugurato illegalmente attività di esportazione propria, a danni del servizio e dei cittadini.

Al plauso, oltre che al tavolo e alla firma, partecipa anche Assogenerici, in prima linea in tale battaglia da tempo, tanto da aver lanciato l’allarme già a inizio anno, e anche da queste pagine. L’ultima statistica dell’Aifa riportava un campionario di circa 1200 “farmaci introvabili”, ovvero un elenco di un centinaio di pagine. Dati intollerabili, perché la fornitura di un farmaco è un “servizio pubblico”, non un’opzione che varia in funzione degli andamenti del mercato o di singoli interessi. Che si sappia, che lo sappia ogni cittadino che si trovi dinanzi ai dinieghi.

Che il testo “sia stato siglato da tutte le componenti del comparto nella sede dell’AIFA rappresenta la migliore garanzia offerta ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale”, sottolinea il presidente di Assogenerici Enrique Häusermann, notando come le recenti misure già attuate, sul piano dell’attenzione degli operatori ma anche dei controlli, hanno finalmente condotto a un’inversione di tendenza, ossia “ all'evidente riduzione del fenomeno dei farmaci indisponibili testimoniato anche da Federfarma”. Una nuova tendenza alla quale contribuisce in modo rilevante l’ambito dei medicinali equivalenti, anche perché il tema della disponibilità non è scindibile da quello dell’accessibilità dei costi per i cittadini, al di là del “brand”.

L’intesa prevede inoltre, sulla scia dei progetti avviati in queste regioni, un monitoraggio sistematico delle indisponibilità, tale da rafforzare le attività di controllo. Una garanzia per i pazienti, così come per gli operatori (italiani in primis) che agiscono nella trasparenza. Sicurezza terapeutica, tutela del paziente, prezzo, lotta al pericoloso fenomeno della contraffazione, su cui – ricorda ancora Assogenerici - giace anche una direttiva europea. Perché in un quadro di etica, legalità e corretta informazione, l’assenza dei farmaci dagli scaffali non ha più ragion d’essere.

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