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A volte la sana attenzione per il proprio peso corporeo induce a dolorose rinunce, ma è bene tener presente che alcune di esse non solo sono inutili, ma possono risultare assai dannose. Questo riguarda perfino uno degli ingredienti più insidiosi, ossia il sale.

A volte la sana attenzione per il proprio peso corporeo induce a dolorose rinunce, ma è bene tener presente che alcune di esse non solo sono inutili, ma possono risultare assai dannose. Questo riguarda perfino uno degli ingredienti più insidiosi, ossia il sale. Ebbene, non tutti i sali sono nocivi, se è “iodato” è anzi un nutrimento essenziale la cui assenza alimenta seri rischi per la salute.

L’ultima documentazione in proposito arriva per la verità dallo studio commissionato da un produttore agro-industriale, l’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, ma le indicazioni di fondo ricalcano quelle condivise da agenzie indipendenti e dallo stesso Ministero della Salute. Rivela uno scarso consumo in Italia di alimenti ricchi di iodio, con conseguenze insidiose soprattutto per il feto e per la crescita dei bambini.

Nel dettaglio, sono state esaminate 1200 interviste realizzate nel 2015 in varie regioni. Ed è emerso che il consumo medio è di 60 microgrammi al giorno, ossia meno della metà della dose consigliata, mentre solo il 5% della popolazione raggiunge tale fabbisogno (il quale varia a seconda delle fasi della vita, impennandosi durante la gravidanza e l’allattamento). Dati preoccupanti, in linea, se non peggiori, rispetto alle stime a livello globale, che calcolano l’esposizione alla carenza di iodio sul 29% della popolazione.

La gravità del danno è anch’essa nelle cifre. Si stima che in Italia si ammalano di gozzo (aumento del volume della tiroide causato proprio da tale carenza) circa 6 milioni di persone, oltre il 10% della popolazione, tanto da determinare 50 ricoveri ogni 100mila abitanti. Un “ problema sanitario e sociale grave”, incalzano i ricercatori.

Bene dunque usare il “sale iodato” al posto del comune sale da cucina. E poi la priorità sono i crostacei e i pesci di mare. A seguire uova, formaggi, e poi anche anacardi, noci e pistacchi, mentre la carne e i vegetali ne sono relativamente poveri. Indicazioni da prendere senza la tendenza opposta, e altrettanto nociva, all’esagerazione. Lo iodio comunque serve, e va ricordato. Per la tiroide, ma anche per lo sviluppo, la regolazione del metabolismo (anche calibrando i grassi in eccesso), la prontezza mentale (di cui l’importanza primaria per feti e bimbi), e la stessa salute della pelle, capelli e denti. La salute si difende prima che arrivino le magagne, anzitutto a tavola.

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