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Per decenni le donne hanno usato il talco in polvere per assorbire umidità e odori. Era diventato quasi un rito che le mamme hanno tramandato fin da piccole. Almeno fino a quando non sono emersi i primi dubbi sul possibile legame tra il talco e il rischio di sviluppare il cancro ovaie. Mentre negli Stati Uniti questo collegamento sembrava ormai assodato, ora la più grande revisione di studi sull’argomento invita a fare un passo indietro, concludendo che non c’è alcun legame evidente tra l’uso del talco in polvere sui genitali e il rischio di ammalarsi di cancro. La metanalisi è stata condotta National Institute of Environmental Health Science nella Carolina del Nord e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista JAMA.

Nel nuovo studio sono stati esaminati i dati di 4 ricerche statunitensi che hanno coinvolto un totale di 252.745 donne arruolate tra il 1976 e il 2009 e monitorate per circa 11 anni. Più di un terzo del campione (38 per cento) ha dichiarato di aver usato il talco sui genitali. Ebbene, lo studio ha rilevato che tra le donne che hanno usato il talco in polvere ci sono stati 61 casi di carcinoma ovarico per 100mila donne. Tra le donne che non avevano mai usato il talco sono stati registrati 55 casi di cancro alle ovaie per 100mila. Si tratterebbe quindi di un aumento veramente piccolo, che va dallo 0,055 per cento allo 0,061 per cento. Per questo i ricercatori hanno concluso che non esiste un’ “associazione significativa” tra il talco e il cancro.

Questi risultati, considerati “robusti”, sono piuttosto rassicuranti per tutte le donne preoccupate di aver subito danni dall’uso del talco. I timori del gentil sesso sono diventati più forti quando nel 2018 la Johnson & Johnson è stata condannata a pagare 4,7 miliardi di dollari a titolo di risarcimento per 22 donne che avevano vinto una causa in cui sostenevano che il talco dell’azienda era responsabile dell’insorgenza del cancro. Lo scorso ottobre, inoltre, l’azienda ha richiamato 33mila confezioni di talco negli Stati Uniti dopo che i regolatori avevano trovato tracce di amianto. I risultati di quest’ultimo studio però sembrano sedare ogni timore sull’argomento. “In questa analisi di 4 grandi coorti statunitensi, non è emersa alcuna associazione statisticamente significativa tra l’uso auto-riferito di polvere nell'area genitale e il rischio di carcinoma ovarico”, sottolineano i ricercatori. “Non ci sono stati chiare relazioni dose-risposta per la durata e la frequenza dell’uso della polvere nell’area genitale in relazione al rischio di cancro ovarico”, concludono.

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