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Salverà pure la vita sessuale di molti uomini, ma se si abusa del Viagra a rimetterci può essere anche la vista. Tra gli effetti indesiderati della famosa “pillola blu”, usata contro la disfunzione erettile, ci sarebbero anche disturbi visivi persistenti. Sono rari, certo, ma sono ben documentati casi in cui dosi eccessive di sildenafil causano una visione blu intensa insieme all’incapacità di cogliere il rosso e il verde. Un effetto avverso, questo, che può durare anche per qualche settimana. A lanciare l’avvertimento è uno studio condotto dal World Eye Hospital di Adana in Turchia, che ha documentato una serie di casi in cui i pazienti hanno riportato disturbi alla vista assumendo il Viagra a massime dosi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Frontiers in Neurology.

Nello studio i ricercatori hanno preso in considerazione disturbi insoliti riportati da 17 pazienti che si erano recati presso l’ospedale oftalmico lamentando pupille dilatate, vista offuscata, sensibilità alla luce e visione blu intensa insieme all'incapacità di cogliere il rosso e il verde. Tutti i pazienti erano alla loro prima assunzione di sildenafil che avevano assunto al dosaggio massimo di 100 mg senza prescrizione medica. In tutti i pazienti i disturbi sono poi andati via entro 21 giorni, un periodo piuttosto lungo rispetto agli effetti indesiderati riportati sul bugiardini, compresi quelli legati alla vista. La cosa confortante è che sono comunque reazioni molto rare. Secondo i ricercatori è infatti possibile che solo una piccola parte della popolazione non metabolizzi in maniera efficace il farmaco e non riesca a eliminarlo dall’organismo in tempi brevi.

Tuttavia, proprio alla luce di questi risultati i ricercatori raccomandano di consultare un medico prima di assumere il farmaco. “Sebbene questi farmaci, se usati sotto controllo medico e alle dosi raccomandate, forniscono un sostegno sessuale e mentale molto importante, le dosi incontrollate e inadeguate non devono essere utilizzate o ripetute”, dice Cuneyt Karaarslan, autore dello studio. Già in passato un altro studio ha fatto luce su alcuni disturbi alla vista persistenti legati alla “pillola blu”. Più precisamente, nel 2014, uno studio su topi aveva mostrato che l’assunzione di sidenafil potrebbe creare problemi alla vista  agli animali con un carattere legato alla malattia rara ed ereditaria chiamata retinite pigmentosa. Questi animali infatti hanno mostrato problemi alla vista per due settimane, nonché la perdita di alcune cellule della retina, possibile avvio di un processo degenerativo.

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