L'alcol sembra la sostanza più gettonata tra i soggetti che abbinano consumi pericolosi a disturbi mentali, solo che invece di alleviare il problema lo slatentizza.
"Nelle grandi città i giovani che accedono ai servizi psichiatrici sono quasi tutti consumatori di sostanze a rischio dipendenza", spiega Mariano Bassi, presidente della SIP (Società Italiana di Psichiatria). Sotto accusa cocktail pericolosi, come l'abbinata alcol e cocaina, perchè su una mente fragile "il loro uso, e non necessariamente l'abuso, potenzia enormemente il problema, scatenando manifestazioni di rabbia, aggressività e perdita di controllo". Maschio, precario e ancora in casa con mamma e papà: è questo l'identikit che emerge dai risultati di uno studio, condotto tra il 2005 e il 2006 dal Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, su 28 Dipartimenti di salute mentale, che ha analizzato un totale di oltre 86mila pazienti con doppia diagnosi (problemi mentali e di droga o alcol). In tre casi su 4 questi pazienti hanno completato solo la scuola dell'obbligo e appena il 25% conta su un lavoro stabile, un terzo presenta già disturbi al fegato, il 41% soffre di una dipendenza vera e propria e il 54% una sindrome da abuso.
Via libera a tate straniere, asili multilingue e vacanze studio all'estero. Imparare a parlare idiomi diversi da quello del Paese nativo fa benealla salute, almeno a quella della mente. La buona notizia arriva dai ricercatori della Tel Aviv University (Israele), secondo i quali doversi districare tra diverse lingue protegge la mente dall'invecchiamento. Il team di Gitit Kavè, neuropsicologa dell'Herczeg Institute on Aging dell'ateneo israeliano, ha scoperto infatti che gli anziani poliglotti ottengono i risultati migliori ai test sulla funzionalità cognitiva. In uno studio iniziato nel 1989 su un gruppo di persone tra i 75 e i 95 anni, i ricercatori hanno indagato la conoscenza e l'abitudine a parlare diverse lingue (da due a tre e oltre), sottoponendo poi gli anziani a una serie di test cognitivi. Più lingue si conoscono e si parlano, migliore è lo stato cognitivo di una persona. "A regalare una mente pronta e lucida in tarda età contribuisce anche il grado di istruzione di un individuo", avvertono gli studiosi. Ma sembra che il numero di lingue parlate abbia un effetto benefico a sè. "Abbiamo scoperto che il fatto di sapersi esprimere in più lingue è correlato in modo più significativo allo stato cognitivo proprio negli anziani che non hanno studiato affatto", ha precisato la Kavè.
Fonte: Adnkronos SaluteA Milano il presidente eletto della SIP (Società Italiana di Psichiatria), Alberto Siracusano, traccia un bilancio della situazione italiana 30 anni dopo l'entrata in vigore della legge Basaglia(la n. 180). Secondo uno studio condotto tra il 2004 e il 2006, nei 707 Centri di Salute Mentale (CSM) della penisola, tra i circa due milioni di italiani colpiti da un disturbo psichico "la diagnosi di psicosi riguarda il 29% dei pazienti. Mentre i disturbi dell'umore e l'ansia, ritenuti un tempo problemi minori, raccolgono rispettivamente il 25% e il 22% delle diagnosi". La fascia d'età più colpita è quella dei giovani adulti, tra i 18 e i 44 anni (42% del totale pazienti) e le donne in cura sono più degli uomini (57%). Complici stress e frustrazioni della vita metropolitana, che incastra i cittadini in ingranaggi sempre più usuranti; i problemi di salute mentale più diffusi sono "la depressione, l'ansia, i disturbi della personalità, i problemi alimentari e quelli collegati all'uso e abuso di alcol e sostanze stupefacenti, nonchè al controllo degli impulsi", elenca Siracusano. Sul totale dei nuovi accessi ai CSM, l'area psicotica pesa solo per il 14%, mentre i disturbi dell'umore per il 21% e quelli d'ansia per il 26%.
Fonte: Adnkronos SaluteSport e attività fisica sarebbero un vero toccasana se palestre, piscine e piste ciclabili fossero accessibili a tutti e in tutti i Paesi europei. "Due terzi dei cittadini del Vecchio continente non fanno abbastanza movimento da raggiungere gli standard minimi fissati. E uno su cinque non ne fa affatto, o ben poco. Soprattutto nei Paesi dell'est". Questo il monito espresso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a Copenhagen, in occasione della Giornata del movimento per la salute 2008. "L'attività fisica - dice l'agenzia - è un biglietto per la buona salute, dunque dovrebbe essere accessibile facilmente, accettata culturalmente, di interesse generale e conveniente per tutti, in ogni nazione europea, sia per le persone agiate sia per le altre, per i giovani, gli adulti e gli anziani, sia per i sani che per i malati". La sezione europea dell'OMS, in collaborazione con l'University College di Suhr a Copenhagen, ha organizzato un incontro per discutere le diseguaglianze sociali nell'accesso all'attività fisica. A creare un divario tra chi può e chi non può dedicare tempo ed euro a un po' di sport sono "le condizioni socioeconomiche. Le persone con redditi bassi hanno percentuali molto più elevate di malattie croniche e obesità, legate alla mancanza di movimento e a un'alimentazione sbagliata". Il paradosso consiste nel fatto che sono più sedentari i disoccupati, che in teoria avrebbero maggiori possibilità di sfruttare il tempo a disposizione, che non chi lavora. E i colletti bianchi sono più sportivi di chi ha un impiego di tipo manuale. Un'istantanea che rimarca gli effetti dello status sociale. A creare un ulteriore divario contribuiscono anche i fattori culturali ed educativi. "Le persone meno istruite sono anche meno consapevoli dei benefici di un po' di sport".
Fonte: Adnkronos SaluteAbituarsi a fare colazione spesso è una gran fatica e sembra proprio difficile trovare il tempo da dedicare al primo pasto della giornata, chesecondo i nutrizionisti è il più importante. Da una ricerca Eurisko emerge che, nonostante la maggioranza degli italiani (83%) dichiari di fare colazione e di questi oltre la metà (52%) sia concorde nell'attribuirle grande importanza, oltre 8 milioni di persone (17%) la saltano del tutto. E anche quando la si fa, non le si riserva il tempo necessario. Quasi la metà di coloro che fanno colazione (46%) dedica meno di 10 minuti. Il fenomeno diventa ancora più preoccupante se si prendono in considerazione i risultati di uno studio relativo ai bambini, nel quale si conferma che "1 bambino su 3 presenta una condizione di sovrappeso corporeo, mentre 1 su 10 è obeso". Sono proprio gli esperti della Società Italiana dell'Obesità (SIO) a richiamare l'attenzione sull'importanza della prevenzione per arginare il fenomeno dell'obesità. "Il primo passo si fa a tavola a partire dal mattino - ricorda Carlo Maria Rotella, Presidente della SIO - abitudini alimentari corrette sono fondamentali per prevenire disturbi quali sovrappeso e obesità, che interessano sempre più frequentemente anche i bambini, e le patologie correlate".
Fonte: Società Italiana dell'Obesità
La percezione del gusto dipende dalla struttura e dal numero di cellule gustative presenti nelle papille gustative della lingua, responsabili del passaggio di informazioni specifiche dalla lingua fino al cervello. La sensibilità al gusto varia molto da persona a persona: se alcuni non percepiscono nemmeno l'amaro del chinino nell'acqua tonica, altri riescono a distinguere anche sapori appena accennati. Le diverse gradazioni nella percezione dei gusti, da impercettibili a marcate, sono manifestazioni fisiologiche del corredo genetico degli individui, scrivono i ricercatori in una nota. I dati raccolti da centinaia di soggetti, appartenenti a diversi gruppi etnici, forniranno la chiave per scoprire i segreti delle differenti percezioni del gusto nelle diverse popolazioni e negli individui.
Fonte: Adnkronos Salute
L'istituto di ricerche statistiche Censis afferma che 13 milioni di italiani sono pendolari per raggiungere il posto di lavoro.Per loro, secondo lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, dell'Università Gabriele D'Annunzio di Chieti e dirigente della Società Italiana di Psichiatria, il rischio più comune è di arrivare già scarichi e stressati. "Sul pendolare grava un impegno che lede la dimensione dell'identità - spiega Di Giannantonio - e alla condizione di stress si aggiungono l'instabilità e la vulnerabilità. I pendolari non sono mai consapevoli della loro autonomia lavorativa. Per loro il viaggio è una perdita di tempo, denaro, energia mentale, concentrazione". A farne le spese, osserva l'esperto, è la creatività sul lavoro: "Il pendolare nel tempo accumula stress e fatica psicofisica, con perdita di rendimento e motivazione che lo porta all'appiattimento lavorativo". Il meccanismo è semplice: è servito tanto sforzo per arrivare sul luogo di lavoro che non c'è più l'energia necessaria per utilizzare al massimo le proprie capacità mentali. Inoltre, osserva Di Giannantonio, dovendo difendersi dalle situazioni che vive, il pendolare sviluppa aggressività e attenzione maniacale per i propri ritmi quotidiani e l'imprevisto e tutto ciò che intacca il ritmo dei suoi viaggi rappresenta un danno incalcolabile per il suo equilibrio emotivo. "Il pendolare cronico - prosegue l'esperto - ha reazioni che denotano una forte instabilità e irritabilità, perchè si è costruito una struttura che non ammette deroghe".
Fonte: Adnkronos Salute
L'esposizione del feto a sostanze chimiche molto comuni, presenti anche in contenitori per gli alimenti, potrebbe essere responsabile di un aumento del rischio di sviluppare obesitàin età adulta. Lo sostiene uno studio statunitense presentato all'European Congress of Obesity. Gli esperimenti sono stati eseguiti su modelli animali: i ricercatori dell'Università di Tufts hanno esposto, in una fase precoce della gravidanza e per un periodo di tempo circoscritto, cavie di laboratorio gravide. Ebbene, la progenie tendeva a ingrassare molto di più rispetto a quella di un gruppo di controllo, indipendentemente dall'alimentazione e dall'attività fisica svolta, nonostante il peso corporeo alla nascita fosse inferiore alla media. Una di queste sostanze è il bisfenolo A, una sostanza da decenni oggetto di ricerche per la sua potenziale pericolosità. Ma anche l'acido perfluoroctanoico, usato, per esempio, per le buste dei pop-corn per forni a microonde. "Uno dei problemi con cui dobbiamo fare i conti - spiega Suzanne Fenton, una biologa impegnata nella ricerca alla U.S. Environmental Protection Agency - è che non sappiamo dove tutte queste sostanze chimiche si trovino". Secondo Bruce Blumberg, della University of California, questi prodotti chimici influenzano il sistema endocrino, provocando alterazioni genetiche e metaboliche coinvolte nell'aumento di peso.
Fonte: Adnkronos SaluteA lanciare l'allarme cuore è Giuseppe Rosano, direttore del Centro di ricerca clinica e sperimentale dell'IRCCS San Raffaele di Roma, insieme ai ginecologi riuniti a Madrid per il 12esimo Congresso mondiale della Menopausa. A insidiare il benessere femminile, in questa fase della vita, sono ipertensione e colesterolo, chili di troppo e diabete, oltre ai classici sintomi della menopausa: vampate, insonnia, irritabilità e calo del desiderio. I numeri parlano chiaro. "Il 49% delle italiane in menopausa soffre di ipertensione, il 38% ha livelli di colesterolo elevati, il 30% è obeso, il 10% diabetico e il 33% ha sindrome metabolica", elenca Rosano. "Tutti questi elementi, insieme alla scomparsa dell'effetto scudo garantito dagli estrogeni, fanno aumentare in maniera drammatica il rischio di malattie cardiovascolari - avverte il cardiologo - che dopo i 50 anni rappresentano la prima causa di morte per la donna". Ma attenzione, "la menopausa non è una malattia - interviene Rossella Nappi, ginecologa della Clinica Ostetrica dell'Università di Pavia - si tratta di un periodo di grande vulnerabilità che arriva a tradimento, quando si è attive e nel pieno della vita lavorativa e sessuale. Per questo abbiamo il dovere di intervenire per proteggere la salute femminile e limitare, dove si manifestino, questi disturbi. Sottolineando alle nostre pazienti l'esistenza di pericoli sottovalutati, come quello per il cuore". Uno stile di vita sano, forte di attività fisica regolare, dieta corretta, niente fumo e poco alcol, è salvifico per cuore e vasi.
Fonte: Adnkronos Salute
In occasione del Cosmofarma, la grande manifestazione fieristica dedicata alla farmacia che si è tenuta a Roma dal 9 all'11 maggio, il pluricampione di sci Alberto Tomba, tre volte medaglia d'oro alle Olimpiadi, è stato ospite presso lo stand ratiopharmper suggellare la partnership triennale siglata dalla casa farmaceutica tedesca con la FISI (Federazione Italiana Sport Invernali). Fulcro dell'accordo, che vedrà l'azienda tedesca impegnata fino al 2010 come fornitore ufficiale della Federazione e sponsor unico di tutte le nazionali giovanili di sci, è il progetto "Pianeta Giovani ratiopharm" che nasce con l'obiettivo di avvicinare i giovani alle diverse discipline invernali e di promuovere la formazione di nuovi talenti.
Convinta che lo sport sia una disciplina che può ancora trasmettere alle nuove generazioni valori forti come l'entusiasmo, il coraggio, la volontà e la passione, ratiopharm è da sempre attivamente coinvolta nello sviluppare e sostenere progetti educativi legati allo sport.
"Pianeta Giovani ratiopharm" si avvale nel raggiungimento dei suoi obiettivi della collaborazione di Flavio Roda (responsabile della Scuola Tecnici Federali FISI e coordinatore del settore Nazionali Giovanili) e degli allenatori e tecnici della Nazionale, ad Alberto Tomba invece l'importante ruolo di supervisore dei "Camp" Pianeta Giovani ratiopharm.
Fonte: Comunicato stampa ratiopharm
Le note sono scritte nel nostro DNA. Come in un pentagramma, le informazioni genetiche tracciano e disegnano la musica dentro di noi, rendendo il nostro cervello in grado di destreggiarsi con le note. E i piccoli Mozart, probabilmente, devono il loro talento ad alcune mutazioni genetiche a carico di questi geni. È quanto sostengono ricercatori finlandesi e statunitensi che hanno scovato il nascondiglio di un gruppo di geni della musica.
La ricerca, coordinata da Irma Jarvela dell'Università di Helsinki, è stata condotta su 15 famiglie finlandesi ed è pubblicata sul Journal of Medical Genetics. Il campione è stato sottoposto a tre test per misurare l'attitudine musicale di ognuno. "L'identificazione dei geni e delle varianti genetiche coinvolte nella percezione musicale - spiega la ricercatrice - ci consentirà di comprendere il ruolo della musica nel cervello umano, nonchè capire le eventuali relazioni con il linguaggio".
Fonte: Adnkronos Salute
Altro che linea impeccabile! "Il corpo femminile a 50 anni si trasforma, nella forma e nel peso.
Il grasso migra da glutei e cosce e va a depositarsi su addome, petto e braccia, regalando una silhouette a mela, nuova e spesso sgradita alle proprietarie. In più è dimostrato che per i primi 5 anni si tende ad accumulare circa 1,5 kg l'anno. Insomma, la menopausa appesantisce, con un aumento di peso che arriva fino a 7,5 kg. Inoltre, il calo degli estrogeni insidia anche tono e luminosità della pelle". Non è roseo l'identikit delle over 50 tracciato da Rossella Nappi, ginecologa dell'ambulatorio della menopausa dell'Università di Pavia, a margine del Congresso mondiale dedicato a questa fase della vita femminile, in corso a Madrid.
"Sapere che molto probabilmente si acquisterà peso deve indirizzare verso abitudini sane, quindi una dieta equilibrata e ricca di frutta e verdura, ma anche verso la riscoperta dell'attività fisica regolare e, nel caso si soffra dei sintomi tipici della menopausa, anche una terapia ormonale sostitutiva, che può aiutare a controllare il peso".
Fonte: Adnkronos Salute
L'automisurazione della pressione deve diventare una pratica di routine, lo dicono i cardiologi statunitensi ed europei, un po' come la misurazione della glicemia con i dispositivi automatici per i pazienti affetti da diabete. Secondo un gruppo di esperti riunito da American Heart Association (AHA), American Society of Hypertension (ASH) e Preventive Cardiovascular Nurses Association, l'automisurazione della pressione arteriosa è particolarmente utile nelle persone alle quali è stata da poco diagnosticata l'ipertensione o nelle quali è solo sospettata. Infatti, il controllo tra le mura domestiche, in situazione di tranquillità, può aiutare a identificare i casi in cui il rialzo è dovuto alla presenza del medico (effetto camice bianco) e, di converso, può aiutare a identificare i casi di ipertensione mascherata, nei quali è proprio in occasione delle visite dal medico che la pressione appare normale. Certamente anche l'automisurazione deve obbedire a certe regole. Per esempio, meglio gli apparecchi completamente automatici, tenendo presente che le batterie vanno sostituite al momento debito e che l'apparecchio va ritarato periodicamente.
Fonte: HypertensionIl modo migliore per mantenere la pelle sana e ridurre i segni dell'invecchiamento è avere una dieta che includa alimenti sanie in grado di stuzzicare il palato, migliorando l'umore e alleviando le rughe grazie alla produzione di endorfine. Lo sostiene Riccarda Serri, specialista in dermatologia dell'Università di Milano: "Se si mangia bene la pelle sarà più elastica - spiega l'esperta - produrrà le sue fibre collagene, sarà ben nutrita e compatta, quindi, con meno rughe". Frutta e verdura sono una miniera di antiossidanti. "Sono da preferire gli alimenti più ricchi di questi elementi come carote (betacarotene), pomodori (carotenoidi), broccoli (isotiocianati), uva (antocianine), burro (vitamina E). E anche l'olio d'oliva, che non solo è antiossidante ma ha anche un'importante funzione nell'assorbimento delle vitamine liposolubili A, E e K. Le prime due soprattutto sono fondamentali per una buona pelle. L'olio di oliva è quindi molto adatto per le donne che non assumono grassi perchè hanno la colesterolemia elevata e magari assumono farmaci per combatterla. Oltre a non aumentare i livelli di colesterolo LDL, l'olio d'oliva li fa addirittura diminuire". Come accade con gli Omega-3, acidi grassi polinsaturi di cui è ricco il pesce, in particolare il salmone. "Un'alimentazione ricca di Omega-3 aiuta molto - conclude Serri - perchè sono antinfiammatori per eccellenza".
Fonte: Adnkronos SaluteI medici della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) promuovono i probiotici. In particolare quelli contenuti nello yogurt: l'assunzione quotidiana in matrice lattea del probiotico Bifidobacterium animalis è risultata efficace nei casi di disordini gastrointestinali lievi e moderati. Si dimezza la frequenza della stipsi, il senso di gonfiore, di pesantezza e di dolori addominali. "Oltre 400 medici di famiglia sono stati coinvolti nello studio europeo che ha riguardato 9 Paesi (Italia, Germania, Svizzera, Austria, Grecia, Russia, Romania, Slovenia, Ucraina) e 16mila pazienti, di cui 3232 italiani, arruolati con l'aiuto di oltre 2700 camici bianchi - spiega Claudio Cricelli, presidente SIMG - Uno studio che per la prima volta ha visto i medici di famiglia indagare sull'effetto di un alimento e che dimostra come, cambiando stili di vita e abitudini alimentari, si può avere un reale effetto sulla salute". Nella ricerca sono state coinvolte persone con disordini gastrointestinali da lievi a moderati. A tutti è stato raccomandato il consumo regolare (un vasetto al giorno per due settimane) di latte fermentato arricchito del batterio. A tutti è stato chiesto di compilare un questionario prima e dopo il periodo di consumo. "Così abbiamo visto - ricorda il medico - che la frequenza della stipsi si è più che dimezzata nel 70% dei casi". Estremamente ridotti anche il senso di pesantezza, gonfiore e la frequenza di dolori addominali rispetto al periodo precedente. "Tanto che oltre il 70% dei pazienti ha riscontrato un miglioramento generale dei disordini gastrointestinali durante l'indagine, nel 65% dei casi già nella prima settimana di consumo".
Fonte: Adnkronos Salute
Una ricerca anglosassone, svolta presso il Watford General Hospital, nell'Hertfordshire, ha smentito il metodo che consiglia di reidratare i bambini che soffrono di vomito o diarrea con bibite gasate appositamente sgasate."Quando i bambini vanno incontro a disidratazione, in caso di attacchi di diarrea o vomito acuti - spiegano sugli Archives of Disease in Childhood - non ci sono alternative alle soluzioni orali tradizionali, che contengono un bilanciato contenuto di sali e zuccheri, indispensabile a ristabilire chi ha perso molti liquidi". Dunque non ha alcun fondamento scientifico l'alternativa comune a base di bibite gasate tradizionali a cui è stata eliminata un po' di anidride carbonica. "Contengono troppi zuccheri e pochi sali minerali, rispetto ai drink pensati proprio per reidratare", aggiungono i medici che lavorano al dipartimento di emergenza dell'ospedale britannico. Vista l'assenza di studi scientifici in merito, i ricercatori si sono affidati alle indicazioni contenute sulle etichette e le hanno confrontate con le raccomandazioni suggerite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha fissato il contenuto di sali e zuccheri ideale per reidratare. È ovviamente emersa una forte inadeguatezza.
Fonte: Archives of Disease in Childhood
Sbarca su Second Life, uno dei più famosi mondi virtuali in 3D, una fiction italiana sulla prevenzione del cancro del seno.La protagonista è Paula, un avatar, e la sua storia servirà a far conoscere ad altre donne la malattia e soprattutto come difendersi. Il progetto è nato da un'idea del Dipartimento di oncologia ed ematologia del Policlinico di Modena, diretto dall'oncologo Pierfranco Conte. La fiction è stata presentata al congresso annuale della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO), a Chicago.
La fiction è ambientata nel dipartimento oncologico modenese, ricostruito fedelmente su Second Life, e ripercorre attraverso la storia di Paula - che a 50 anni scopre, quasi per caso, di avere un cancro del seno - l'intero iter di una paziente, dagli esami iniziali a quello che succede dopo l'intervento chirurgico. I medici che assistono la protagonista sono gli stessi che ogni giorno animano le corsie del Policlinico modenese, fra cui lo stesso Conte. Da giugno un Dvd con la fiction sarà consegnato alle donne che si recheranno negli ambulatori del Policlinico.
Fonte: Adnkronos Salute
Vino rosso elisir di giovinezza per cuore e vasi, soprattutto se si beve - con moderazione ma regolarità - quando non si è più giovanissimi.Fin dalla scoperta del paradosso francese (che vede i cittadini d'Oltralpe dotati di arterie pulite, nonostante la dieta ricca di grassi saturi) si sono moltiplicati gli studi sull'efficacia del succo d'uva per tenere libere le arterie. L'ultima ricerca, targata Stati Uniti, si è concentrata proprio sulla mezza età e gli effetti di basse dosi di resveratrolo, simulando questa situazione in topi di laboratorio. È risultato che questo componente del vino rosso, anche a dosi molto basse ma assunto con regolarità, rallenta i processi d'invecchiamento di cuore e vasi. L'effetto sarebbe addirittura simile a quello che si ottiene, sempre nei topi, con la restrizione calorica (cioè una dieta con il 20-30% di calorie in meno rispetto a quella standard), che in numerosi studi si è rivelata in grado di allungare la vita media.
Fonte: Adnkronos Salute
Joystick alla mano per battere fobie, depressione e aggressività nei bimbi. La passione per i videogame può trasformarsi in terapia, secondo gli esperti dell'Università di Zurigo (Svizzera) che hanno sviluppato un gioco elettronico per trattare i disturbi comportamentali dei bambini.
Intitolato "Schatzsuche" (Caccia al tesoro) e disponibile in lingua tedesca, inglese e olandese, lo speciale videogame viene messo a disposizione gratuitamente ai medici specialisti per aiutarli nell'assistenza ai baby-pazienti tra i 9 e i 13 anni d'età.
Giocando, i partecipanti si confrontano con quattro sentimenti base: gioia, paura, rabbia e tristezza. Emozioni che di per sè non sono nè buone nè cattive - spiega la psicologa Veronika Brezinska, responsabile del progetto - ma che in determinate situazioni possono essere utili o inutili. Nel videogame, i bambini vengono aiutati dal capitano di un vecchio veliero a decifrare una mappa e a trovare il tesoro. Superando delle prove, ricevono in premio delle stelle di mare che li aiutano a decifrare meglio la mappa. Una volta trovato il tesoro, il terapeuta consegna ai partecipanti un diploma.
Fonte: Adnkronos Salute/Ats
Non solo rappresentano uno degli alimenti con maggiori proprietà anticancro ma, complice l'alto tasso di vitamina K, sono anche amici delle ossa.Lo hanno dimostrato due studi scozzesi. Il primo, effettuato all'Università di Aberdeen su donne tra i 49 e i 54 anni, ha evidenziato una relazione diretta tra alte dosi di vitamina K e maggiore densità ossea. L'altro, dell'Università di Dundee, ha rilevato invece che le vitamine K e D, insieme al calcio, fanno aumentare la densità delle ossa. Inoltre i ricercatori hanno dichiarato che "gli effetti possono essere raggiunti semplicemente scegliendo la dieta giusta, senza fare ricorso a integratori alimentari".
Fonte: Adnkronos Salute